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Osilo, il navigatore non vedente vince la sua battaglia

Osilo, il navigatore non vedente vince la sua battaglia

L’ufficiale di gara Francesco Cozzula raggiunge l’obiettivo: l’Aci gli ha rinnovato la licenza

31 gennaio 2020
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OSILO . Francesco Cozzula potrà continuare a fare l’ufficiale di gara. Con una decisione tanto rapida quanto risolutiva, l’Aci ha modificato la norma che subordinava il rilascio della licenza al possesso della patente di guida, e che di fatto impediva a Francesco – fortemente ipovedente - di conseguire la stessa.

Lo ha fatto integrando il punto 1 della “documentazione richiesta”, con la dicitura “patente di guida o in mancanza certificato attestante il superamento della visita medica prevista per il rilascio della patente B, da presentare sia al momento del rilascio sia al momento del rinnovo della licenza”. Scampato pericolo, dunque, per il giovane navigatore automobilistico di Osilo, e ritorno a pieno titolo in quel mondo che lui ama tanto. Il tutto, certificato immediatamente dalla mail di Aci Sport, che laconicamente comunica a Francesco Cozzula: «Buongiorno, può rinnovare la licenza da ufficiale di gara, abbiamo pubblicato sul sito l’Appendice n. 1 aggiornata con la modifica relativa alla presentazione del certificato medico al posto della patente». Una grande vittoria per l’appassionato di motori di Osilo, che gli consentirà di respirare ancora dall’interno quell’aria delle gare che è stata una delle sue ragioni di vita per ben 22 anni, e che gli ha consentito di attutire, almeno in parte, la cocente delusione per il mancato rinnovo della licenza di navigatore. Ma sul quel fronte, la lotta di Francesco Cozzula – sostenuto dall’intero mondo rallistico e dai tanti che ne conoscono le capacità – continua senza sosta, nella convinzione che anche là, una piccola modifica regolamentare possa consentirgli di tornare sulle auto da corsa a dettare le note ai piloti.

L’hashtag “IoStoConCozzula-Ridate la licenza a Francesco” ha raccolto centinaia di adesioni, ed è anch’esso un potente strumento di pressione nei confronti di Aci Sport, perché anche su quel terreno riveda le sue decisioni. Che sono, né più né meno, le stesse che riguardano la licenza di ufficiale di gara: l’obbligatorietà della patente di guida. Che Francesco non ha e non può avere, ma che non aggiunge nulla alle sue capacità sperimentate in decine di rally nazionali, ed anche in una tappa del Campionato del mondo.

Mario Bonu

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