Botte al datore di lavoro, condannato
Tre nulvesi accusati di aver aggredito un 66enne a Bulzi, due sono stati assolti
31 gennaio 2020
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SASSARI. Erano accusati di aver pestato a sangue, a gennaio del 2012, il datore di lavoro di uno dei tre davanti a un bar di Bulzi. Il movente era un presunto debito dovuto dalla vittima (Marcellino Mureu, piccolo imprenditore edile di Bulzi, di 66 anni) a un suo muratore.
Ieri mattina, per quell’aggressione, il giudice Mauro Pusceddu ha condannato a tre anni e due mesi Alessandro Dessanti, operaio 49enne di Nulvi, riconosciuto colpevole di lesioni gravi con le aggravanti della crudeltà e dell’indebolimento permanente di un organo. Assolti invece gli altri due imputati: Roberto Dessanti, di 48 anni, e Danilo Pintus, di 46, entrambi di Nulvi, difesi dagli avvocati Lisa Udassi e Marco Manca.
Alla vittima, assistita dai legali di parte civile Mario Perticarà e Gianmario Solinas, è stata riconosciuta una provvisionale di 15mila euro.
I fatti per cui Dessanti è stato condannato risalgono al 7 gennaio 2012. I tre imputati avevano incontrato Mureu in un bar di Bulzi e lo avevano accusato di non aver corrisposto ad Alessandro Dessanti ciò che gli era dovuto per alcune giornate di lavoro. Uscito dal locale per fare una telefonata, l’uomo era stato raggiunto proprio dall’operaio di 49 anni che lo avrebbe colpito con calci e pugni, oltre che con una pietra in pieno volto. Al processo la vittima ha riconosciuto come aggressore solo Dessanti, gli altri due imputati sarebbero usciti dal bar quando Mureu era già a terra ferito. L’imprenditore si era presentato dai carabinieri per sporgere denuncia e poi al pronto soccorso. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Marco Palmieri, ha annunciato il ricorso in appello contro la sentenza.
Ieri mattina, per quell’aggressione, il giudice Mauro Pusceddu ha condannato a tre anni e due mesi Alessandro Dessanti, operaio 49enne di Nulvi, riconosciuto colpevole di lesioni gravi con le aggravanti della crudeltà e dell’indebolimento permanente di un organo. Assolti invece gli altri due imputati: Roberto Dessanti, di 48 anni, e Danilo Pintus, di 46, entrambi di Nulvi, difesi dagli avvocati Lisa Udassi e Marco Manca.
Alla vittima, assistita dai legali di parte civile Mario Perticarà e Gianmario Solinas, è stata riconosciuta una provvisionale di 15mila euro.
I fatti per cui Dessanti è stato condannato risalgono al 7 gennaio 2012. I tre imputati avevano incontrato Mureu in un bar di Bulzi e lo avevano accusato di non aver corrisposto ad Alessandro Dessanti ciò che gli era dovuto per alcune giornate di lavoro. Uscito dal locale per fare una telefonata, l’uomo era stato raggiunto proprio dall’operaio di 49 anni che lo avrebbe colpito con calci e pugni, oltre che con una pietra in pieno volto. Al processo la vittima ha riconosciuto come aggressore solo Dessanti, gli altri due imputati sarebbero usciti dal bar quando Mureu era già a terra ferito. L’imprenditore si era presentato dai carabinieri per sporgere denuncia e poi al pronto soccorso. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Marco Palmieri, ha annunciato il ricorso in appello contro la sentenza.