La Nuova Sardegna

Sassari

BookCrossing, cultura e integrazione

BookCrossing, cultura e integrazione

Installate le prime bacheche realizzate dagli ospiti Sprar, i libri donati da Koinè

07 febbraio 2020
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PORTO TORRES. Gli operai di Lavoras hanno installato ieri mattina le tre postazioni relative al progetto del BookCrossing - nel parco San Gavino, in piazza Umberto I e nella passeggiata coperta di via Mare - per favorire la lettura, lo scambio dei libri e la diffusione della cultura. Le bacheche sono state realizzate dagli ospiti dello Sprar del Comune su iniziativa del gestore del progetto, il Gruppo umana solidarietà in collaborazione con la libreria Koinè.

La filosofia del BookCrossing è molto semplice e consentirà a cittadini e turisti di lasciare libri, anche usati, nelle apposite teche affinché possano essere ritrovati e letti da chiunque, ampliando e aggiornando la scelta di titoli. «Si tratta di una delle tante iniziative che sono state portate avanti grazie allo Sprar – dice l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli –, un modello virtuoso di accoglienza, integrazione e incontro tra culture sul quale l'amministrazione di Porto Torres ha scommesso quasi tre anni fa con ottimi risultati». Un valido strumento per promuovere la cultura a costo zero e stimolare i contatti tra i cittadini, dunque, con alcune specificità di testi che riguardano il parco di fronte alla Basilica. In quest’area verde sono stati già inseriti all'interno della bacheca diversi libri di lettura soprattutto per bambini e giovani, proprio in considerazione della tipologia di persone che la frequentano. «Gli ospiti sono stati supportati dagli operatori del Gus nell’iniziativa – aggiunge l’assessora –, costruendo e dipingendo bacheche e supporti: all'esterno sono consultabili le regole del BookCrossing basate sul principio “prendi, riporta e scambia”, e ringrazio anche la libreria Koinè per averci donato i libri utili a far partire l’iniziativa». Il BookCrossing è solo l'ultimo progetto di inclusione in ordine di tempo sviluppato dallo Sprar, comunque, perché quasi il quaranta percento degli ospiti è riuscito a inserirsi nel mondo del lavoro. Diversi di loro sono infatti stati assunti da imprese di Porto Torres nel settore della ristorazione, dell'agricoltura e anche in quello industriale e della riparazione automezzi. Frequentano le scuole primarie, secondarie, qualcuno l'università e svolgono con continuità i corsi di lingua Italiana. Il Gus ha inoltre attivato diverse collaborazioni con le associazioni del mondo del volontariato e della cultura, facendo partecipare gli ospiti a eventi solidali, manifestazioni sportive e culturali e al laboratorio di sartoria che ha l'obiettivo di far conseguire ai partecipanti competenze per lavorare nel settore delle opere dell’ingegno. (g.m.)

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