La Nuova Sardegna

Sassari

Saluti dalla Germania «Ecco la vita da cani»

Saluti dalla Germania «Ecco la vita da cani»

La Protier chiede ai soci di postare le foto degli animali

07 febbraio 2020
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SASSARI. Tutto nasce da una vacanza, tanti anni fa, in Sardegna. Karin Faulstroh rimase molto colpita dalle strade piene di cani randagi e dal modo in cui gli animali venivano trattati nei canili. Le origini dell’esodo di tanti randagi in Germania è proprio questa.

Ora ogni anno migliaia di cani dalla Sardegna e dalle altre regioni varcano il confine per essere presi in carico dall’associazione Protier e poi adottati dalle famiglie tedesche.

Si tratta però di una movimentazione talmente imponente nei numeri, da destare perplessità in molti animalisti. Alcuni di loro parlano di deportazione e chiedono indagini e controlli accurati da parte della procura. I loro sospetti sono il traffico e il business sui cani.

L’associazione Protier si difende dagli attacchi e chiede aiuto alle famiglie che hanno adottato in questi anni un cane: «Inviateci immagini attuali, preferibilmente con una data – scrive Karin Faulstroh – per mostrare quanto bene stanno i nostri "Ex" e quanto sono felici». Ciò che segue è una valanga di Fido domestico declinato in tutte le salse: divano, cuccetta, giardino, parco e corsa sulla neve. Oltre trecento risposte, di persone che hanno preso in affidamento un cane anche a distanza di 4 o 5 anni. E poi i responsabili della Protier si rivolgono alle associazioni sarde che hanno presentato un dossier sulla “tratta dei cani” in Germania e Austria. «Attualmente stiamo venendo attaccati da due "attivisti per i diritti degli animali" in Sardegna. Che cosa fate voi? Come vi comportate quando gli animali muoiono per strada e sarebbero potuti essere salvati? Agite e investite/spendete soldi per prevenire le nascite? State a guardare come i canili - non da ultimo a causa dei profitti di molti operatori - stanno diventando più pieni? State a guardare come i cani nei canili muoiono per lo stress, si azzannano e si uccidono?». E ancora: «State a guardare i gatti selvatici riprodursi in maniera incontrollata? Cosa fate se trovate un cane o un gatto ferito per strada? Aiutate? Li fate curare, operare, e poi gli trovate un posto su un divano? Anche se sono disabili o hanno bisogno di cure per tutta la vita? Cosa fate con un cane affetto da leishmaniosi o ehrlichiosi? Date loro le medicine? Cosa state facendo per trovare buone famiglie per cani e gatti in Sardegna? E non solo per i cuccioli teneri, carini ma anche per i vecchi, i malati o i disabili?».

«Concludete contratti che garantiscono un ritorno a vita del cane se il proprietario muore, si ammala gravemente o le circostanze cambiano e non possono più tenerlo? Mantenete case adottive permanenti che si prendono cura degli animali malati cronici per la vita, spesso per molti anni?».

E proseguono: «Ma guardate, o agite anche? Cosa vi disturba del nostro aiuto? Noi aiutiamo perché non possiamo sopportare la sofferenza degli animali. E diamo un sacco di soldi, il nostro tempo libero, la nostra passione per questo. Lavoriamo per animali sardi da oltre 10 anni. Sì, riceviamo una tassa di protezione. Costituisce la base per una “rete di sicurezza” per tutti i nostri protetti. In particolare, gli animali vecchi e malati. Ma queste tasse di protezione di solito non coprono nemmeno i costi che sorgono fino a quando un animale non trova la sua casa. Con le sole tasse di protezione, non si riesce a svolgere un lavoro efficace sul benessere degli animali. Dipendiamo anche da donazioni, sponsorizzazioni e quote associative. Tutte le entrate avvantaggiano totalmente la comunità dei nostri cani, non da ultimo il lavoro di prevenzione in Sardegna. Noi sterilizziamo da 500 a 700 gatti all'anno, molti dei quali abbandonati o in famiglie che non possono permettersi il costo. A questi si aggiungono 50 cani. Paghiamo anche i costi di chirurgia e cure per animali feriti e gravemente malati. Per noi i cani e gatti sono membri della famiglia. Tutti gli animali che portiamo in Germania sono collocati in ambienti familiari. Vivono in casa, sono ammessi sul divano, alcuni dormono con i bambini a letto, vanno a passeggiare con loro, vanno in vacanza con loro... come di consueto per dei membri della famiglia.

E infine concludono: Dire che gli animali che riceviamo dalla Sardegna vengono utilizzati per test di laboratorio illegali è - con tutto il rispetto - la più grande idiozia sotto il sole. Se ci tenete davvero agli animali sardi, non perdete la vostra forza ed energia nell'attaccare noi e i nostri partner sardi. Agite ed aiutate gli animali come facciamo noi. In modo che un giorno il nostro aiuto possa non essere più necessari». (lu.so.)

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