La Nuova Sardegna

Sassari

Il ricordo di Bachelet a 40 anni dall’omicidio

Il ricordo di Bachelet a 40 anni dall’omicidio

Il vice presidente del Csm venne ucciso dalle Brigate Rosse il 24 febbraio 1980 L’Università ha promosso per domani alle 16 un incontro al Quadrilatero

11 febbraio 2020
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SASSARI. L’Università di Sassari ricorda domani Vittorio Bachelet a quarant'anni dal suo omicidio da parte delle Brigate rosse. La scelta dell’ateneo è quella di un incontro sulla testimonianza e l'insegnamento di una delle figure più importanti della storia d’Italia del Novecento. Come ha ricordato Rosy Bindi, che era sua assistente all'università, presente al suo fianco al momento dell'omicidio, «sia nella sua opera di giurista, che nel suo impegno con le istituzioni, Bachelet ebbe un unico grande punto di riferimento: la Costituzione».

Durante la sua formazione universitaria fu impegnato nella Fuci ricoprendo tra l'altro l'incarico di condirettore di "Ricerca", il periodico della federazione universitaria.

Nel 1950 divenne redattore capo di “Civitas”, rivista di studi politici diretta da Paolo Emilio Taviani; di questo periodico, a cui collaborò fino al 1959, sarebbe stato vicedirettore responsabile.

Dal 1958 al 1961 insegnò Diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza di Pavia; poi nella facoltà di Scienze politiche di Trieste. Nel giugno del 1959 fu nominato da Giovanni XXIII vicepresidente dell'Azione Cattolica Italiana, nel 1964 ne divenne presidente. Nel 1968 fu chiamato ad insegnare Diritto pubblico dell'economia presso la facoltà di Scienze politiche della Libera Università internazionale di studi Pro Deo.

Nel 1973 fu nominato vicepresidente della commissione pontificia per la famiglia, del comitato italiano per la famiglia, della Commissione italiana Justitia et Pax.

Nel 1974 fu chiamato come docente di Diritto pubblico dell'economia presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza".

Nelle elezioni amministrative del giugno 1976 fu eletto a Roma in Consiglio comunale come indipendente nella lista della Democrazia cristiana.

Il 21 dicembre del 1976 fu eletto vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura.

La sua biografia intreccia costantemente l'impegno ecclesiale, quello di studioso e, soprattutto nella parte finale della sua vita, di uomo delle istituzioni. L’uccisione di Bachelet si poneva in continuità con quella di Moro e – secondo la Bindi – anche con quella di Mattarella, perchè portava lo stesso segno: interruppe il cambiamento.

Il corso di laurea in Scienze politiche e giuridiche per le amministrazioni dell'Università di Sassari intende riflettere su questa figura, portandola innanzitutto all'attenzione degli studenti, con un incontro su «La testimonianza e l'insegnamento di Vittorio Bachelet». L’incontro è previsto domani alle 16 nell’Aula Blu del complesso didattico del Quadrilatero, in viale Mancini 5 . Coordinati da Francesco Soddu, interverranno Maria Grazia Alicicco, Ferruccio Billotta, Antonello Spanu, Giommaria Uggias.



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