Copagri
«Emergenza nitrati nel Meilogu e a Ozieri»
MORES. Si è parlato di agricoltura in tutte le sue forme nell’incontro che la Copagri Nord Sardegna ha organizzato a Mores venerdi scorso. L’appuntamento serviva per illustrare e informare tutti gli...
16 febbraio 2020
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MORES. Si è parlato di agricoltura in tutte le sue forme nell’incontro che la Copagri Nord Sardegna ha organizzato a Mores venerdi scorso. L’appuntamento serviva per illustrare e informare tutti gli agricoltori sulla possibilità di ricevere la consulenza agronomica/veterinaria e sulla sicurezza, fornita dalla misura 2 del PSR Sardegna 2014/2020 le cui domande scadono il 24 febbraio per il primo step e il 24 aprile per il secondo. A illustrare la norma, Tore Piana e Marco Satta, che dopo i saluti dell’assessore all’agricoltura del comune di Mores, Stefania Sassu , hanno descritto agli imprenditori agricoli le fasi e le azioni necessarie per ottenere la consulenza gratuita.
A tenere alta l’attenzione degli allevatori e degli agricoltori presenti però sono stati due argomenti con rilessi ancora da valutare sul territorio e di cui nessuno a oggi pare fosse informato. Il primo riguarda l’ individuazione di vaste zone, circa 2.920 ettari, inquinate da nitrati e che l’assessorato all’Agricoltura della Regione con una delibera a gennaio ha individuato e delimitato. Dovrà essere redatto un piano d’azione che, se non rispettato a dovere, potrebbe portare a restrizioni e divieti e potrebbe incidere in modo pesante sugli aiuti Pac. I Comuni interessati dall’inquinamento da nitrati risultano essere Mores, Ozieri, Cheremule, Torralba, Borutta, Ardara e Siligo ma i vertici della Copagri Nord Sardegna si dicono stupiti della scarsa informazione e hanno invitato l’assessore Sassu ad attivarsi per interloquire con la Regione, con Arpas e con Laore, affinché nella redazione del piano di intervento ci possa essere il minor danno possibile nei confronti delle aziende ricadenti nelle zone delimitate.
L’altra tegola che rischia di cadere sui territori della piana irrigua del Consorzio di Bonifica di Ozieri è dovuta a una riclassificazione della condizione da zone svantaggiate a zone o territori che diventeranno normali. Il futuro di questi territori si sta decidendo in questi giorni con interlocuzioni tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e il Ministero delle Politiche Agricole ma «se questi territori dovessero perdere la classificazione di svantaggio – dicono i vertici Copagri – si avrebbe una mazzata sulle aziende agricole, perché queste vedrebbero aumentare i contributi Inps ed eliminate tutte le premialità sui progetti del Psr e su altri eventuali contributi a fondo perduto. Ci siamo attivati a tutela degli agricoltori, affinché questo non avvenga». (f.sq.)
A tenere alta l’attenzione degli allevatori e degli agricoltori presenti però sono stati due argomenti con rilessi ancora da valutare sul territorio e di cui nessuno a oggi pare fosse informato. Il primo riguarda l’ individuazione di vaste zone, circa 2.920 ettari, inquinate da nitrati e che l’assessorato all’Agricoltura della Regione con una delibera a gennaio ha individuato e delimitato. Dovrà essere redatto un piano d’azione che, se non rispettato a dovere, potrebbe portare a restrizioni e divieti e potrebbe incidere in modo pesante sugli aiuti Pac. I Comuni interessati dall’inquinamento da nitrati risultano essere Mores, Ozieri, Cheremule, Torralba, Borutta, Ardara e Siligo ma i vertici della Copagri Nord Sardegna si dicono stupiti della scarsa informazione e hanno invitato l’assessore Sassu ad attivarsi per interloquire con la Regione, con Arpas e con Laore, affinché nella redazione del piano di intervento ci possa essere il minor danno possibile nei confronti delle aziende ricadenti nelle zone delimitate.
L’altra tegola che rischia di cadere sui territori della piana irrigua del Consorzio di Bonifica di Ozieri è dovuta a una riclassificazione della condizione da zone svantaggiate a zone o territori che diventeranno normali. Il futuro di questi territori si sta decidendo in questi giorni con interlocuzioni tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e il Ministero delle Politiche Agricole ma «se questi territori dovessero perdere la classificazione di svantaggio – dicono i vertici Copagri – si avrebbe una mazzata sulle aziende agricole, perché queste vedrebbero aumentare i contributi Inps ed eliminate tutte le premialità sui progetti del Psr e su altri eventuali contributi a fondo perduto. Ci siamo attivati a tutela degli agricoltori, affinché questo non avvenga». (f.sq.)