La Nuova Sardegna

Sassari

Indirizzo musicale negato a Usini

di Paoletta Farina
Indirizzo musicale negato a Usini

Oggi assemblea con il sindaco, genitori e insegnanti. La Flc Cgil: «L’Usr deve autorizzare il corso»

18 febbraio 2020
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SASSARI. Sembrava tutto pacifico. Le famiglie avevano iscritto i loro figli, per il prossimo anno scolastico, all’indirizzo musicale del Comprensivo Grazia Deledda di Usini, corso deliberato dal consiglio d’istituto. Invece è arrivata la doccia fredda: quando erano già convocate le prove attitudinali per i ragazzi che dovranno frequentare la prima media da settembre, il preside è stato costretto ad annullarle all’ultimo momento perché l’Ufficio scolastico regionale ha detto no all’istituzione del corso. E i docenti coinvolti nell’esame, che non erano stati informati per tempo, si sono ritrovati la scuola chiusa.

Ma i genitori non ci stanno e per oggi, alle 16,30, nell’auditorium del paese è stata convocata un’assemblea alla quale parteciperanno le famiglie, gli insegnanti dell’Istituto, il sindaco Antonio Brundu e i sindacalisti della Flc Cgil di Sassari per studiare le contromosse a un diniego sul quale proprio la Cgil era riuscita lo scorso anno, rivolgendosi al Tar, a far tornare indietro l’Ufficio scolastico provinciale. «Nonostante il procedente, anche questa volta la questione degli indirizzi musicali nelle scuole secondarie di primo grado si ripropone – afferma Luigi Canalis, segretario generale della Flc-Cgil –. Eppure la scelta, fatta dal legislatore nel 1999, di far diventare ordinamentale questo indirizzo ha trovato la sua ragione d’essere nella consapevolezza della centralità dell’insegnamento della musica nella formazione dei ragazzi. Invece ci troviamo davanti alle solite preoccupazioni straccione sul loro costo, maggiore rispetto a quelli tradizionali perché prevedono l’insegnamento aggiuntivo delle discipline specifiche».

«Grazie al nostro patrocinio, l’anno scorso – ricorda Canalis – , i ricorsi di diversi genitori di due scuole della Provincia di Sassari che avevano visto i loro figli privati dall’Ufficio scolastico provinciale del diritto allo studio della musica, sono stati accolti dal Tar della Sardegna, che aveva imposto l’apertura dei due corsi negati e così i ragazzi dell’Istituto comprensivo “Tola” di Sassari e del Comprensivo di Perfugas, sede di Ploaghe, stanno frequentando il loro corso ad indirizzo musicale».

In tutta la Sardegna sarebbero una ventina le scuole che non hanno ottenuto il corso richiesto. Ma è ad Usini, prima di tutti, che è scoppiata la scintilla della rivolta.

Canalis esorta «i dirigenti scolastici a proseguire sulla strada della richiesta di apertura delle classi ad indirizzo musicale: l’Usr non potrà negare gli organici». I giudici del Tar Sardegna, infatti, avevano deciso che scritto: “ in presenza di un numero minimo di richieste da parte degli alunni, i corsi ad indirizzo musicale devono essere obbligatoriamente istituiti». Questa volta il rifiuto alla scuola media di Usini è stato motivato al dirigente così: «L’ Istituto comprensivo non ha la caratterizzazione di scuola a indirizzo musicale». Una motivazione singolare, dice il sindacato, «perché sino a quando non viene attivato il corso, nessun Istituto ha la caratterizzazione di scuola a indirizzo musicale». La Flc-Cgil sta dalla parte dei futuri alunni della media: «Siamo pronti a segnalare alla magistratura comportamenti contra legem posti in essere da chi dovrebbe tutelare il diritto allo studio nella nostra regione».



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