La Nuova Sardegna

Sassari

La colonna per la “Sassari” svetta in piazza Castello

di Giovanni Bua
La colonna per la “Sassari” svetta in piazza Castello

Posata la prima parte del monumento dedicato ai Diavoli Rossi

18 febbraio 2020
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SASSARI. Ha iniziato a “svelarsi” ieri mattina 17 febbraio, circondato da tanti curiosi, il monumento dedicato alla Brigata Sassari posizionato di fronte alla caserma La Marmora.

I sassarini del 5° Reggimento genio guastatori di Macomer, sotto la supervisione del presidente dell’ordine degli ingegneri Lorenzo Corda, che ha redatto il progetto e preso in carico la direzione dei lavori, hanno posato il basamento di oltre due tonnellate e mezzo di peso, la base con incisa una frase in onore dei militari caduti, e la colonna di marmo di Alà dei Sardi, del peso di una tonnellata, che compongono l’ossatura dell’omaggio dedicato ai Diavoli Rossi.

Nei prossimi giorni saranno completati gli allestimenti: la scritta in oro “Forza Paris” sul lato della colonna che si staglia verso il cielo, e lo stemma storico della Brigata Sassari montato in cima al monumento. Venerdì infine verrà piantumata l’aiuola intorno al monumento, con piante che richiamano le storiche mostrine con i colori della “Sassari”, il bianco e il rosso. Ancora ignota la data dell’inaugurazione ufficiale, che sarà comunque tra fine febbraio e i primi giorni di marzo, date “di pregio” per i Dimonios, visto che era il 1 marzo del 1915, quando venne ufficialmente sancita la nascita della “Sassari”.

Si avvia a chiusura dunque un percorso nato da un’idea del comandante dei Dimonios il generale Andrea Di Stasio, che a ottobre ha coinvolto il Comune e la Provincia di Sassari, l’Ordine degli ingegneri, per la stesura dei progetti e la direzione lavori, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle provincie di Sassari e Nuoro per i pareri di competenza. L’attuale monumento ai caduti, progettato nel 1960 dagli architetti romani Sara Rossi e Cesare Tropea, e inaugurato nel 1982 dal presidente Sandro Pertini nella pineta di Baddimanna, è infatti in una posizione troppo periferica, e slegata dal tessuto di una città che ha sempre dimostrato enorme amore e riconoscenza per “suoi” i Diavoli Rossi. Di fatto, mai diventato simbolo vero della Brigata Sassari. Da qui l’idea di un nuovo simbolo, ospitato questa volta nel cuore della città che, celebrando l’eroismo dei giovani sardi di tutti i tempi, diventasse anche un luogo permanente di riflessione per le nuove generazioni sulle nefaste conseguenze dei conflitti e l’importanza di fare tutto il possibile per creare e difendere un mondo di pace e democrazia. Idea spostata con entusiasmo dall’amministrazione comunale, che ha ceduto in uso l’area in cui sorge il monumento, e provinciale sassarese, ma non solo. Il Comune di Alà dei Sardi ha infatti donato il blocco di granito che costituisce l’ossatura dell’opera, il Banco di Sardegna ha finanziato la posa. Una convinta “alleanza” che ha portato al risultato che da ieri si può iniziare ad ammirare: una colonna di granito sardo, alta più di quattro metri, che si staglia verso il cielo con la base ancorata in piazza Castello, che nelle intenzioni del comandante vuole ricordare anche i candelieri di Sassari nel luogo simbolo da cui prende il via l’antico rituale della Faradda. Davanti all’ingresso della caserma che ospita il Comando della Brigata Sassari e il museo storico. Dovuto omaggio a un corpo d’èlite dell’Esercito e a “sa mezus gioventude de Sardigna” che tutta Italia ama e tutto il mondo ci invidia.

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