La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, nella Ztl stangata su stand e tavolini

di Luigi Soriga
Sassari, nella Ztl stangata su stand e tavolini

Niente più sgravi del 70% sull’occupazione del suolo pubblico: la pratica passa in Commissione

20 febbraio 2020
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SASSARI. Mettiamo che nell’ex Ztl, nella parte alta di piazza Castello, piazza d’Italia, o via Brigata Sassari, o in altre aree perimetrali si organizzi una manifestazione come Centro in Fiore: «Se oggi il Consiglio comunale approverà la modifica della tassa sull’occupazione del suolo pubblico – fa notare il consigliere del Pd Fabio Pinna – i commercianti per apparecchiare i propri stand pagheranno il doppio».

Ma gli esempi sono tanti. Poniamo che in occasione della Cavalcata gli ambulanti e anche i bar allestiscano bancarelle, stand, tavolini e spazi all’aperto: se la delibera otterrà in aula la maggioranza dei voti, i costi saranno raddoppiati.

E cosa succede per il mercatino di Campagna Amica della Coldiretti, organizzato ogni sabato mattina nel piazzale dell’emiciclo Garibaldi? I vertici dell’associazione sono preoccupati, perché eventuali mazzate fiscali darebbero il colpo di grazia. Parliamo di un’area ricompresa all’interno dell’ex Ztl, che con tutta probabilità usufruiva degli sgravi del 70% sulla Tosap anche per le concessioni temporanee. Se così fosse, dai 5000 euro all’anno che l’associazione andava a pagare fino ad ora (molto probabilmente godendo degli sconti), la tariffa potrebbe essere sarebbe raddoppiata. E in quel caso, visto che i margini di guadagno delle aziende agricole sono già abbastanza risicati, è facile pensare che un’iniziativa riuscita come Campagna Amica potrebbe anche sparire.

Insomma, la modifica del regolamento varata alla velocità della luce dalla giunta Campus e per nulla discussa e condivisa con la città, le associazioni e gli esercenti, che prevede l’abolizione dello sgravio del 70 per cento per chi occupa il suolo pubblico in maniera provvisoria nella zona ottocentesca del centro storico, avrà un impatto notevole su diverse attività commerciali.

«Di tutto aveva bisogno Sassari, tranne che di un provvedimento simile. Non se ne sentiva affatto la necessità – dice il consigliere di Italia in Comune Lello Panu – una scelta politica totalmente sbagliata».

E Giuseppe Masala (Pd): «Il senso delle agevolazioni era quello di aiutare delle attività commerciali in un quartiere della città particolarmente penalizzato. Le amministrazioni che vogliono rilanciare il centro storico in genere adottano fiscalità di vantaggio, o no tax area. Qui si va nella direzione opposta».

E Mariolino Andria (Centrodestra): «Non era proprio il momento per adottare provvedimenti di questo tipo. Nelle casse comunali andranno circa 60mila euro, cioè un’inezia rispetto a un bilancio di decine di milioni di euro. Non si poteva rimandare tutto?».

Però la strada all’approvazione della delibera sembra spianata, e ieri mattina in Commissione Bilancio le mani alzate della maggioranza sono bastate per far approdare la pratica in Consiglio.

Solo il consigliere Giuseppe Palopoli, eletto nelle liste civiche del sindaco Campus, ha preferito non votare per conflitto di interesse: la sua famiglia gestisce una pizzeria nell’ex Ztl. Astensione tecnica, con qualche dissidio interno, anche per i Cinque Stelle. Il resto della minoranza, invece, ha votato compatto per il No all’abolizione degli sgravi che riguarderanno solamente le concessioni temporanee, e non quelle permanenti.

L’assessore comunale al Bilancio, presente in commissione, su questo tema ha voluto rassicurare i commercianti di via Torre Tonda, che non possono installare delle strutture fisse con autorizzazioni di tre anni. Strade strette, vincoli della soprintendenza, vicinanza a monumenti architettonici sotto tutela ecc. «Per autorizzazione permanente – ha chiarito l’assessore – si intendono quelle che coprono l’intero arco solare. Se uno paga i dehors per 365 giorni, allora la sua concessione è permanente, e continuerà a usufruire degli sgravi fiscali previsti».



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