La Nuova Sardegna

Sassari

Notte di paura, bruciato furgone

di Gavino Masia

Attentato all’Oleandro, un incendio ha distrutto uno dei mezzi dell’imprenditore Angelo Baraghini

20 febbraio 2020
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PORTO TORRES. Gli incendiari sono rientrati in azione nella notte tra martedì e ieri in via Bazzoni nel quartiere Oleandro, e hanno preso di mira un furgone porta passeggeri di proprietà dell’imprenditore turritano Angelo Baraghini.

La conferma dell’attentato è arrivata dalla presenza di tracce di innesco rilevate nella ruota anteriore e in quella posteriore destra. Fiamme di origine dolosa, quindi, che hanno distrutto tutta la parte posteriore del Fiat Scudo parcheggiato da un paio di giorni in via Bazzoni. La prima ad accorgersi di rumori strani che provenivano dalla strada è stata una signora che abita nella casa di fronte: ha sentito lo scoppio delle gomme e poi si è affacciata alla finestra vedendo il bagliore delle fiamme che stavano avvolgendo il mezzo. «Era da poco passata l’una e mezza, ho sentito un rumore e mi sembrava uno sparo – racconta la donna –, poi però guardando dalla finestra ho capito che lo scoppio era dovuto alle gomme che stavano bruciando assieme alla parte posteriore della carrozzeria».

I vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres sono intervenuti immediatamente e la loro azione ha consentito di spegnere l’incendio prima che potesse propagarsi anche nella parte anteriore. Il furgone è di proprietà di una famiglia storica che gestisce da oltre mezzo secolo i servizi di trasporto di noleggio con conducente, ed era parcheggiato di fronte all’elettrauto Idda in attesa della riparazione da un guasto importante alla strumentazione.

«La macchina l’ho consegna la settimana scorsa all’officina perché aveva un problema alla centralina – ricorda Angelo Baraghini – e nel frattempo sono andato alla ricerca del pezzo di ricambio, che costa un occhio dalla testa, dai rivenditori dell’usato: lo Scudo era un “bombò” di vettura con dieci anni di vita e avevo già trovato l’acquirente per venderlo, a Sorso, perché come furgone aveva purtroppo poco spazio per il bagagliaio». L’incendio ha vanificato anche la vendita del mezzo, dunque, che tra l’altro non era assicurato per questo tipo di eventi dolosi.

La famiglia Baraghini ha fatto la storia del noleggio a Porto Torres e il pioniere Libero, morto di recente, con i primi mezzi trasportò i grossi massi per la realizzazione del molo Cattani nello scalo marittimo turritano. Poi decise così di stabilirsi a Porto Torres per iniziare una nuova attività di trasporti a noleggio, attraverso l’utilizzo di taxi e autobus, e nel 1954 creò la prima azienda di servizio pubblico con sede in via Petronia. Mai nessun problema del genere in tutti questi anni, come conferma il figlio Angelo: l’incendio è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ora preoccupa.

«Non ho mai avuto problemi con nessuno – aggiunge l’imprenditore – e meno che mai con mio figlio che da qualche anno lavora come conducente con noleggio e con il nostro autista, con cui lavoriamo in perfetta armonia. In 70 anni di attività non è mai accaduto niente del genere, quindi posso pensare ai classici vandali che vanno in giro per la città a cercare di distruggere le cose private e il patrimonio pubblico». Le forze dell’ordine stanno indagano sull’accaduto.

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