La Nuova Sardegna

Sassari

Demuro lancia la corsa per il dopo Carpinelli

di Giovanni Bua
Demuro lancia la corsa per il dopo Carpinelli

Il direttore della facoltà di Giurisprudenza si candida alla carica di rettore «È il momento di assumersi le responsabilità per il futuro del nostro ateneo»

24 febbraio 2020
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SASSARI. Mentre Massimo Carpinelli inaugura il suo ultimo anno accademico da rettore alla presenza del presidente Sergio Mattarella, parte ufficialmente la corsa per la sua successione.

A dare “la mossa” il direttore della facoltà di Giurisprudenza Gian Paolo Demuro, ordinario di Diritto penale, formatosi nelle università di Sassari e di Pavia, autore di monografie in tema di dolo e di tutela penale dei beni culturali, componente del Senato accademico e del comitato direttivo delle riviste Diritto penale contemporaneo e Diritto e Storia, e soprattutto “umanista”, categoria a cui, secondo la regola aurea dell’alternanza, toccherà esprimere la prossima guida dell’Ateneo turritano dopo lo “scienziato” Carpinelli.

In realtà l’attuale rettore ha ancora nove mesi di mandato, ma la campagna elettorale è in atto a pieno regime da settimane nei corridoi dell’Università. E, complice il momento di massima visibilità possibile coincidente con la visita di presidente della Repubblica e ministro dell’Università, Demuro ha deciso di rompere gli indugi.

Il mezzo scelto è stato un post nel suo profilo facebook dall’inequivocabile titolo “Il Rettore che verrà”, corredato di programma elettorale in 12 punti dedicato a “I miei principi per l’Ateneo”

«Manca ancora qualche mese per le elezioni del prossimo rettore della nostra università – scrive Demuro – ma l'incarico è così importante da meritare già attenzione. Come affermava Cicerone, Historia magistra vitae: la storia personale di ognuno di noi è garanzia del nostro fare e detta anche i momenti per l'assunzione di responsabilità, pubbliche e private. Questo è uno di questi momenti. Perciò ho ritenuto opportuno elencare una serie di principi sulla base dei quali elaborerò il programma e svolgerò (se mi sarà data fiducia) questo compito. Mi sono permesso la presunzione di indicare un percorso, non dimenticando mai la mia dimensione di docente, con i suoi studenti e i suoi libri, che trova la sua massima soddisfazione nel vedere raggiunti gli obiettivi da parte di chi studia. Non sono abituato a campagne elettorali (mi piacerebbe parlare di campagna “rettorale”): ho sempre perseguito gli obiettivi con lo studio e contando solo su me stesso. Ho a cuore però il futuro del nostro Ateneo, credo fortemente nell'Università di Sassari e dunque chiedo - con la massima convinzione - condivisione e aiuto per raggiungere insieme questo traguardo».

Tra i punti indicati come priorità da Demuro: autonomia e partecipazione, legalità e trasparenza, qualità e competenza, innovazione, stabilità, semplificazione, conoscenza e università.

Il dado è tratto insomma, con Demuro che parte di slancio e i suoi competitori che non potranno a questo punto perdere troppo tempo per uscire allo scoperto e lanciare la sfida.

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