La Nuova Sardegna

Sassari

Il pesce sequestrato a Muros era in regola

Il pesce sequestrato a Muros era in regola

La ditta Nord Frigo aveva ricevuto una contestazione su un carico di tonno poi risultato a norma

27 febbraio 2020
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MUROS. Il sequestro effettuato all’inizio di dicembre di un carico di 673 chili di tonno da parte della guardia costiera di Porto Torres in uno stabilimento della zona industriale di Muros sarebbe stato causato dall’etichettatura tradotta male, ma il pesce era assolutamente a norma.

Sono stati gli stessi uomini della capitaneria ad appurare l’errore, accogliendo la richiesta di Antonio Costantino, titolare della ditta Nord Frigo che aveva immediatamente presentato ricorso contro le contestazioni mosse dagli uomini in divisa il 6 dicembre scorso.

La guardia costiera aveva effettuato un controllo dello stabilimento di Muros nel corso di una vasta attività che a ridosso delle festività natalizie aveva portato a intensificare i controlli sulla filiera ittica. Nell’ambito dell’operazione su scala nazionale, gli uomini della capitaneria avevano visitato il centro all’ingrosso di prodotti ittici nella zona di Muros se messo sotto sequestro 673 chili di tonno pinne gialle. Il prodotto era apparso a un primo controllo privo delle informazioni specifiche richieste per la tracciabilità e provenienza del pescato (come previsto dalle norme in materia di informazioni obbligatorie di cui al Reg. 1224/2009 e del D. Lgs. 4/2012). A conclusione dell’operazione, la guardia costiera aveva contestato gli illeciti e elevato anche due verbali amministrativi ai titolari della ditta di Muros.

«Si trattava – spiega il legale rappresentante della Nord Frigo – di un mero errore di traduzione dell’etichetta da parte del nostro fornitore spagnolo. Il nome commerciale scritto nell’etichetta era soltanto “Filone tonno” – aggiunge il rappresentante della ditta di Muros – invece di “Filone tonno pinne gialle” , mentre il nome scientifico e la dicitura della legge erano esatti. La responsabilità – conclude il legale rappresentante – riguarda il produttore e non noi che siamo dei distributori commerciali e in ogni caso la merce non era in vendita, ma in giacenza presso il nostro stabilimento».

Esaminato il ricorso della Nord Frigo e verificata la corretta ri-etichettatura del prodotto ittico nel corso di un secondo sopralluogo effettuato a metà gennaio, gli uomini della guardia costiera hanno accolto il ricorso della ditta di Muros e disposto il dissequestro del tonno sequestrato.



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