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movimento omosessuale sardo 

«Il pestaggio all’Enjoy di via Roma è il culmine dell’odio verso i trans»

«Il pestaggio all’Enjoy di via Roma è il culmine dell’odio verso i trans»

SASSARI. In questi giorni è diventato virale un video che ritrae una scena di violenza di massa contro due transessuali all’esterno di un noto locale di Sassari, l’Enjoy Privè di via Roma. La Nuova...

27 febbraio 2020
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SASSARI. In questi giorni è diventato virale un video che ritrae una scena di violenza di massa contro due transessuali all’esterno di un noto locale di Sassari, l’Enjoy Privè di via Roma.

La Nuova Sardegna si è occupata della vicenda, sulla quale sono aperte le indagini ma non ci sono al momento provvedimenti. Il Movimento Omosessuale Sardo è convinto che si sia trattato di «un’esplosione di un delirio transfobico, con decine di persone che si sono sentite autorizzate a massacrare di botte due persone solo perché transessuali». E spiega: «Alcuni testimoni parlano di “atteggiamenti inopportuni” delle due trans tanto da richiamare la sicurezza. Fin qui niente di strano. Un bicchiere di troppo e una buona dose di esuberanza possono portare a comportamenti fastidiosi».

«Ma il video ci mostra una realtà che va oltre le presunte colpe delle due transessuali. Letteralmente scaraventate fuori dal locale, vengono prese a schiaffi, pugni, persino da dietro (i più vigliacchi), tanto che una delle due cade distesa a terra mentre alcuni continuano a prenderla a calci, mentre volano sedie e tavolini. I ragazzi della sicurezza - sulla cui professionalità servirebbero approfondimenti - sono stati “aiutati” da decine di ragazzi e ragazze che, una volta scoperto che si trattava di due transessuali e non di “donne biologiche”, le hanno aggredite con una violenza inaudita dando sfogo a tutto il loro odio. I commenti seguiti al fatto e rintracciabili sotto gli articoli, esprimono bene il “maschio pensiero” di quei ragazzi e quelle ragazze carichi di odio. Qualsiasi fosse la colpa delle due malcapitate, sarebbe bastato l’intervento “professionale” della security per allontanarle o, nel caso, consegnarle alla polizia. Non possiamo che invitare la direzione del locale a comportamenti più civili e al cambio immediato dell’attuale personale della security con veri professionisti del settore».



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