La Nuova Sardegna

Sassari

L’Asinara protagonista nel “Sicomer”

L’Asinara protagonista nel “Sicomer”

Il piano Interreg illustrato ieri nella riunione del direttivo. Arriva il commissario

28 febbraio 2020
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PORTO TORRES. Il Consiglio direttivo del Parco nazionale dell’Asinara ha approvato ieri pomeriggio il verbale dell’ultima seduta prima dei saluti finali del vicepresidente Antonio Diana – che ha donato una barca in legno all’ente – e dei componenti al direttore e a tutta la struttura tecnica. L’incontro è stato utile anche per fare il punto sulle principali progettualità in essere e sulle consegne per il nuovo organo politico che, oramai è scontato, sarà un commissario nominato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Tra gli aspetti più importanti che dovranno essere curati dal nuovo dirigente dell’Ente Parco ci sono i rapporti con lo stesso Ministero, la Regione Sardegna, la Conservatoria delle Coste e le amministrazioni comunali, principalmente quella di Porto Torres. Mentre per quanto riguarda la sorveglianza, invece, gli enti preposti sono la Capitaneria di porto e il Corpo forestale della Regione.

Il direttore Vittorio Gazale, durante la riunione, ha illustrato un nuovo progetto Interreg dal nome Sicomar tra il Parco di La Maddalena e il Parco dell’Asinara, che coinvolgerà anche il Parco delle Bocche di Bonifacio, l’Arcipelago Toscano, le autorità marittime italiane e francesi e l’Arpas Sardegna. Un insieme di Enti che lavoreranno per monitorare il traffico delle petroliere e il rischio di sversamenti di idrocarburi che potrebbero interessare queste aree di estremo pregio ambientale, con il rischio di una elevata perdita di biodiversità. L’area comprende tutto il “Santuario dei cetacei”, quindi anche la Liguria e la regione francese di Paca.

«L’obiettivo generale del progetto è promuovere la sicurezza in mare attraverso l’aumento della superficie di mare controllata da strumenti di monitoraggio – ha spiegato Gazale – ossia radar, satelliti, strumenti in situ e altri ad integrazione di questi sistemi, e la riduzione dell'incertezza dei sistemi di previsione meteomarina e di circolazione marina». Le altre attività riguardano la formazione e le parti dimostrative quali il pilotaggio in aree marine pericolose, la realizzazione di modelli di supporto alle emergenze e di gestione del rischio e di servizi per la sicurezza in mare e la protezione dell'ambiente. Oggi alle 17,30 la sede del Parco ospiterà invece la presentazione dei risultati di un progetto di valorizzazione delle aree olivate di Trabuccato e Cala d’Oliva. (g.m.)

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