La Nuova Sardegna

Sassari

«Ciao Eli, continua a danzare: sempre con noi»

«Ciao Eli, continua a danzare: sempre con noi»

Sotto choc insegnanti e compagni del Liceo sportivo di Porto Torres: «Era una ragazza speciale»

03 marzo 2020
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PORTO TORRES. «Il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. E tu continua a ballare, ciao Eli». Lo hanno scritto ieri mattina le amiche di Elisa Riccobono all’ingresso del liceo sportivo di Porto Torres che la 15enne frequentava da novembre.

Per tenere vivo il ricordo di Elisa ieri mattina corridoi e aule del Liceo di via Bernini di Porto Torres si sono riempite di fiori e pensieri dedicati alla studentessa. Le insegnanti che l’hanno conosciuta molto bene in questi tre mesi – Ivana Pistidda di Scienze naturali e Gavinuccia Demontis di Inglese – descrivono Elisa come una ragazza speciale al di là di qualsiasi retorica. «Era solare, intelligente ed educata – dicono – e con il suo comportamento vivace si è subito fatta amare da tutti: non è facile ripartire facendo finta che nulla sia successo e su queste basi abbiamo fatto una riflessione generale con il corpo docente e il dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore».

La dirigenza ha anche attivato una task force di psicologi per dialogare sia con le due classi del Liceo sportivo sia con quelle degli altri corsi di studio. Ieri mattina un silenzio agghiacciante ha fatto da sottofondo alla riunione dei docenti dell’istituto «Erano tutti molti scossi e addolorati pensando a una studentessa che aveva un ottimo profitto e che in poco tempo era diventata la forza trainante della sua classe – speiga il dirigente scolastico Daniele Taras – l’incontro è servito per affrontare in modo comune questa tragedia».

All’ingresso del Liceo sono stati sistemati dei banchi, pieni di fiori, e dei cartelli dedicati ad Elisa e alla sua forte passione per la danza. «Sarai con noi in ogni attimo, in ogni ballo. Eternamente Nostra», hanno scritto la a compagne di classe.

Uno studente sassarese conosceva entrambi i ragazzi, Elisa e il 17enne che si trovava alla guida della Aprilia 125 con cui i due giovani hanno avuto l’incidente sabato sera a Baldinca.

«Chi guidava la moto è una persona per bene – assicura Matteo Cabeccia – e pur avendo magari sbagliato qualcosa ha sempre dimostrato di essere un ragazzo che pensa agli altri prima di pensare a se stesso. Quando sono arrivati i primi soccorsi verso di lui, infatti, ha detto di pensare a Elisa. Lei l’ho conosciuta durante l’anno scolastico e la mia prima impressione è stata quella di vedere una ragazza solare e disponibile a qualsiasi cosa per aiutare il prossimo».

Gavino Masia

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