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MONUMENTO DA SALVARE 

La tempesta di vento butta giù la croce della chiesetta di Balai

La tempesta di vento butta giù la croce della chiesetta di Balai

PORTO TORRES. Le forti raffiche del vento di maestrale hanno sradicato ieri mattina la croce che si trova alla sommità della chiesetta di Balai vicino. Il parroco don Mario Tanca, appena venuto a...

04 marzo 2020
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PORTO TORRES. Le forti raffiche del vento di maestrale hanno sradicato ieri mattina la croce che si trova alla sommità della chiesetta di Balai vicino. Il parroco don Mario Tanca, appena venuto a conoscenza della criticità, ha chiesto l’intervento di un parrocchiano per cercare di recuperare il manufatto e mettere in sicurezza il tetto dai frammenti che si erano staccati.

La struttura costruita a picco sul mare rappresenta un vero e proprio simbolo della baia di Balai e meriterebbe di essere tutelata con gli interventi previsti e non solo a parole. La sua situazione di precarietà è infatti nota da tempo a tutti gli enti pubblici ed ecclesiastici, in quanto le infiltrazioni delle piogge e le mareggiate continuano ad allagare l’ipogeo e aumentano i danni strutturali. Di sopralluoghi di amministratori e tecnici all’interno della chiesetta che ospita i tre Protomartiri Turritani durante la Pentecoste ne sono stati fatti fin troppi. Ma per conservare intatto un patrimonio così affascinante e amato dalle diverse generazioni di portotorresi, e non solo, ora sono necessari solo interventi mirati di manutenzione.

Senza dimenticare, inoltre, la parte esterna: la facciata ha bisogno di una tinteggiatura, perché la pioggia sta mettendo a nudo lo scempio che era stato realizzato da ignoti nei mesi scorsi.

«La nostra intenzione è quella di intervenire attraverso i fondi che abbiamo già a disposizione – aveva detto a gennaio 2019 l’assessore Alessandro Derudas –, ossia il finanziamento regionale per combattere l’erosione costiera, e l’intervento in se stesso sulla chiesetta deve essere fatto ad hoc perché si tratta di un bene monumentale di alto valore per la nostra comunità».

A distanza di tredici mesi, però, gli interventi previsti per l’erosione (1 milione e 500mila euro) non sono mai iniziati. Quello del santuario di Balai è un tema sempre attuale, un problema urgente da risolvere perchè riguarda la sicurezza delle persone (tanti i pellegrini e i fedeli che frequentano la chiesetta, uno dei tre simboli sacri della storia del Martiri turritani insieme alla chiesetta di Balai lontano e alla Basilica di San Gavino) e anche il patrimonio religioso, architettonico e culturale. Serve un piano straordinario che tenga conto degli interventi da realizzare su più fronti per evitare di perdere pezzi importanti della storia della città e della Sardegna. (g.m.)

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