La Nuova Sardegna

Sassari

Sì unanime al piano per la protezione civile

Sì unanime al piano per la protezione civile

Approvato il nuovo documento per la gestione di tutte le emergenze nel territorio comunale

04 marzo 2020
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SASSARI. Incendi e alluvioni, frane e tempeste di vento, crisi idriche e mareggiate. C’è una risposta per (quasi) tutto dentro il nuovo piano per la protezione civile comunale, approvato ieri pomeriggio in consiglio comunale. Il quasi è legato a due buchi da “riempire”: la gestione delle emergenze nelle aree industriali e quelle in caso di neve-ghiaccio. Scenari di rischio messi da parte nella redazione del monumentale lavoro per un semplice motivo: mancano le risorse. Ma l’impegno, preso in aula, è quello di aggiungere i due capitoli, in un lavoro che per sua natura è comunque in costante aggiornamento.

Il percorso che si conclude, che mette da parte il vecchio piano datato 2008 e superato dal punto di vista pratico e normativo, è iniziato nella scorsa amministrazione, con la giunta Campus però che ha dovuto rimettere mano all’assegnazione delle “funzioni”, per i quali non erano stati previsti titolari e che invece ora sono in carico ai vari dirigenti dei Settori competenti, con il coordinamento che è in capo al direttore generale Claudio Castagna, titolare della “funzione 10”, e l’assegnazione generale del servizio in capo a Franco Pilicchi, che verrà presto affiancato da un nuovo organico in arrivo dalla polizia locale.

Elaborato da due agronomi e un geologo che hanno lavorato per mesi mappando il territorio dal punto di vista del rischio idrogeologico e dal rischio incendi, è in carico alla protezione civile, incardinata nella polizia municipale (ieri mattina a presentarlo in commissione e consiglio comunale è stato il comandante Gianni Serra), si articola in dieci “funzioni”: una tecnica e di pianificazione, una di sanità, assistenza sociale e veterinaria, una che riguarda il volontariato, una per materiali, mezzi e ambiente, una per servizi essenziali e attività scolastiche, una per censimento danni a persone e cose, una per strutture operative e viabilità, una per telecomunicazioni, una per assistenza alla popolazione e quella di coordinamento in capo al direttore generale, che ha il compito di “parlare” con tutti gli altri responsabili.

Cuore del piano è il Coc, il centro operativo comunale ospitato nel comando della polizia locale e da lì interconnesso con il sistema regionale, la struttura collegiale di cui si avvale il sindaco, in qualità di autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorsoe di assistenza alla popolazione nell'ambito del territorio comunale. Struttura che segnala alle autorità competenti l'evolversi degli eventi e delle necessità, coordina gli interventi delle squadre operative, dei volontari ed informa la popolazione. Popolazione che, è stato ribadito, ha a disposizione "AllertaMi", un'app (per ora disponibile solo su Android) che segnala ai cittadini tutte le situazioni di pericolo e aiuta a chiedere soccorso. L'applicazione fornisce aggiornamenti su meteo, rischio idrogeologico e previsioni incendi. Si può segnalare un problema o inviare comunicazioni o rendersi reperibili dal centro di controllo. In assenza di copertura internet, l'allarme giunge alla stazione di controllo tramite un sms precompilato.

La protezione civile ha inoltre il compito di coordinare tutta una serie di iniziative per far conoscere il piano e le norme di autoprotezione, attraverso contatti diretti con la comunità e le scuole. «Questo piano – ha chiuso il sindaco Campus – è frutto di un grande lavoro da parte dei consulenti ma anche da parte dei dirigenti di tutti i settori, che si stanno assumendo responsabilità importanti con grande senso di responsabilità. Un testo compiuto e completo giudicato dalle autorità competenti assolutamente all’avanguardia». (g.bua)

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