La Nuova Sardegna

Sassari

Grandi opere frenate dalla burocrazia

di Gavino Masia
Grandi opere frenate dalla burocrazia

Antemurale e mercato ittico, progetti per 32 milioni di euro, sono fermi al palo per gli iter amministrativi del Ministero

07 marzo 2020
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PORTO TORRES. Le due grandi opere portuali che dovrebbero garantire un nuovo volto allo scalo marittimo turritano – antemurale a protezione delle navi che entrano in porto e mercato ittico – sono ancora ferme al palo a causa degli iter autorizzativi previsti dal Ministero. Sono infatti trascorsi quattordici mesi dalla firma tra l’Autorità di sistema portuale e l’azienda Sales per l’avvio dei lavori relativi all’Antemurale nel porto commerciale, aggiudicato per un totale di circa 29 milioni e 241 mila euro. Ma nell’area vicina all’ingresso delle banchine del porto commerciale c’è soltanto un container utilizzato come quartier generale dalla Sales.

Il protocollo firmato a dicembre 2019, sottoscritto nella sede di Cagliari, comprendeva il contratto d’appalto sia per la realizzazione dei lavori di prolungamento dell’Antemurale di ponente sia per la resecazione della banchina Alti fondali del porto civico. Tutto fermo da allora, comunque, per un iter burocratico che si è però allungato di parecchi anni. L’opera era stata avviata nel 2013 con l’atto firmato dalla ex Autorità portuale e dalla Regione, con la convenzione prevista nella Programmazione attuativa regionale Fsc 2007-2013 dedicata alle attività di adeguamento delle infrastrutture portuali di rilievo nazionale. Le ultime notizie ufficiali sono che la Sales sta procedendo a distanza di un anno alla chiusura del progetto definitivo, come previsto dal Codice degli appalti, e contestualmente l’Authority sta supportando l’azienda per tutte le fasi relative alle autorizzazioni ambientali.

Le approvazioni del Ministero riguardano le prescrizioni previste a suo tempo per l’espianto ed il reimpianto della posidonia in aree limitrofe a quelle dei lavori e l’installazione di dissuasori antistrascico con funzione anche di ripopolamento ittico nel Parco naturale marino dell’Asinara.

L’altra autorizzazione, sollecitata espressamente dal presidente della Regione Christian Solinas, è quella che riporta la realizzazione dei cassoni a Porto Torres. Un obiettivo che era contemplato nell’offerta presentata in gara e che permetterà importanti ricadute economiche sul territorio. Oltre a garantire una più agevole gestione dei lavori.

Sul mercato ittico, invece, l’Autorità di sistema portuale ha pubblicato all’albo pretorio l’affidamento per l’esecuzione di una campagna d’indagine e la redazione di una relazione di verifica sismica delle strutture esistenti. L’intervento, costo totale 32mila e 199 euro, comprende anche l’individuazione delle carenze strutturali sui materiali. La verifica sismica fa parte della fase progettuale con la quale il raggruppamento temporaneo di professionisti - studio di Architettura Ortu, Pillola e associati, Architetti Guendalina Salimei TStudio, Architetti Romagnoli e Batochioni associati – ha segnalato nella relazione dello scorso 3 febbraio alcune differenze tra il progetto originale rispetto a quello attuale. Il progetto della Rtp prevede la riqualificazione, manutenzione, completamento e trasformazione del fabbricato in un centro servizi.

L’importo dei lavori, da bandire in gara d’appalto dopo l’approvazione del progetto, è di circa 3 milioni di euro.

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