La Nuova Sardegna

Sassari

SPOSTAMENTI 

Ardara e Nughedu I sindaci chiedono una deroga immediata

ARDARA. Ha colpito a fondo anche i piccoli comuni del Logudoro il disagio creato dall’ennesima restrizione decretata dal Governo per arginare il contagio da Covid19, quella che vieta lo spostamento...

25 marzo 2020
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ARDARA. Ha colpito a fondo anche i piccoli comuni del Logudoro il disagio creato dall’ennesima restrizione decretata dal Governo per arginare il contagio da Covid19, quella che vieta lo spostamento fuori dai confini del proprio comune di residenza per motivi diversi dalle emergenze. Significa in pratica che non ci si può spostare per fare la spesa o per fare benzina, ed è una restrizione che pesa e non poco sulle spalle dei residenti dei paesi molto piccoli. Come Ardara (770 abitanti) e Nughedu (790), dove ci sono solo due negozi di generi alimentari e mancano lo sportello bancomat, il rifornitore di carburanti e altri esercizi che altrove sono la normalità (macelleria, pescheria, discount, per citarne alcuni). I sindaci si sono mossi subito mettendosi a disposizione della comunità, pubblicando su Facebook contatti dei negozi locali o situati fuori paese che effettuano consegne a domicilio, ribadendo la raccomandazione di stare a casa e ricordando che la legge va rispettata e che non è possibile derogarvi senza precise disposizioni.

Anci Sardegna, del cui direttivo i sindaci di Ardara Francesco Dui e di Nughedu Michele Carboni fanno parte, ha richiesto subito una deroga per i piccoli comuni, ma nel frattempo tanti sindaci stanno protestando, alcuni spingendosi anche ad autorizzare i compaesani a uscire fuori dai confini per fare la spesa senza neanche consultarsi con i colleghi degli altri comuni. Ma è una forzatura, dice il primo cittadino di Ardara, perché un sindaco non può contravvenire a una norma nazionale. «I sindaci dei piccoli comuni conoscono tutte le situazioni dei propri concittadini e possono tenerne conto a differenza di una legge nazionale, ma questo non significa che debbano sentirsi autorizzati a scavalcare il Governo. Servirebbe una norma, nazionale o almeno regionale, che ci “autorizzi ad autorizzare” questi spostamenti; con indicazioni che valgano per tutti». «Non siamo noi a dover interpretare la legge – aggiunge il sindaco di Nughedu Michele Carboni – . Per il resto non possiamo fare altro che metterci a disposizione e raccomandare rispetto della legge e buon senso». (b.m.)

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