La Nuova Sardegna

Sassari

Il virus ha messo in ginocchio gli asili

di Luca Fiori
Il virus ha messo in ginocchio gli asili

Venti nidi privati si rivolgono a Comune e Regione: «Rischiamo di scomparire»

27 marzo 2020
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SASSARI. «Regione e Comune si facciano da subito carico dei nostri problemi per permetterci di superare questo momento di chiusura forzata, se non si interviene subito già nel mese di aprile inizieremo a soffrire e a settembre rischiamo di chiudere».

È l’appello disperato dei venti asili nido privati della città che l’emergenza ha messo in ginocchio e ora si ritrovano insieme per fare fronte comune in questo momento difficile per tutte le aziende private, ma che ne vede alcune meno tutelate di altre. «Siamo una realtà di venti piccole imprese che gestiscono i servizi per la prima infanzia dando un servizio alle famiglie – spiega una portavoce dei 20 asili nido – chiusi giustamente per l’emergenza coronavirus, ma assolutamente non considerati dal decreto appena emanato, salvo per cassa integrazione non ancora attivata».

Con gli affitti da pagare, utenze, assicurazioni, professionisti esterni e molti altri costi fissi gli asili nido si ritrovano in grossa difficoltà. «Tantissimi locatori dei nostri locali – spiega la portavoce – non intendono venirci incontro sui canoni di affitto e il credito d’imposta previsto dal decreto non si può applicare perché va in base alla categoria catastale. Se nessuno ci aiuta subito – lamentano i venti asili nido – siamo destinati a scomparire e a settembre non ci saremo più. Siamo un servizio indispensabile per il nostro territorio e se chiudiamo, il Comune con le sue strutture non riuscirà a sopperire alla richiesta delle famiglie. Siamo piccole imprese che vivono del proprio lavoro, non ci arricchiamo, non abbiamo grossi fondi a cui attingere – prosegue la portavoce – se nessuno ci aiuta al più presto questi servizi non ci saranno più, lasciando a casa 540 bambini e licenziando 97 dipendenti mettendo in difficoltà molte famiglie. C’è necessita di un sostegno concreto per poter superare questo momento. Per queste ragioni – prosegue la portavoce – chiediamo alla Regione e al nostro Comune che si facciano carico dei nostri problemi. Viviamo con il terrore di veder distrutto in pochi mesi il lavoro di tanti anni, un lavoro che è fatto di persone, passione e competenza. Un lavoro molto delicato visto che ci vengono affidati dalle famiglie i loro bambini. Chiediamo un incontro urgente con il sindaco Campus – conclude la portavoce degli asili nido – anche in video conferenza, in modo da illustrare le nostre difficoltà».

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