La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. La Regione ha rilasciato l’autorizzazione al rientro a Porto Torres del metalmeccanico specializzato Alessio Canu. Il 43enne era infatti ospitato da qualche giorno nell’appartamento del Comune di Casalguidi, in provincia di Pistoia, perché la ditta di Prato dove lavorava come prestatore d’opera ha chiuso momentaneamente e tutti i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. Canu aveva previsto di ritornare subito nell’isola dopo la prima autorizzazione regionale del 23 marzo, ma il viaggio per la Sardegna si era complicato in quanto il via libera risultava oramai scaduto a causa del decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato qualche ora dopo.

La situazione si è poi risolta con l’intervento degli uffici regionali e il metalmeccanico può così arrivare questa mattina nel luogo di residenza. Appena giunto a Porto Torres si trasferirà in una piccola mansarda nel quartiere di Serra Li Pozzi, dove dovrà restare da solo per quattordici giorni in quarantena. «Giovedì ho ricevuto la e-mail della Regione – racconta Canu –, sollecitata da un collaboratore del presidente Christian Solinas, dove venivo autorizzato al rientro a casa: da quel momento mi sono messo subito in contatto con la compagnia navale Grimaldi, per conoscere tutte le procedure prima dell’imbarco con la nave che copre la tratta da Livorno ad Olbia. Ringrazio l’amico portotorrese che mi teneva informato delle situazioni – aggiunge -, il quotidiano La Nuova Sardegna e il collaboratore del governatore Solinas, che mi hanno dato l’opportunità di rientrare nella mia città».

Canu usufruirà ora della cassa integrazione in deroga, ma quando riaprirà l’azienda verrà richiamato al lavoro. (g.m.)