La Nuova Sardegna

SASSARI. Dovranno essere registrate preventivamente tutte le attività di volontariato che prevedono gli spostamenti sul territorio delle persone. È il contenuto della nuova ordinanza del sindaco Gian Vittorio Campus, il quale dispone che «al fine di evitare la dispersione di risorse e sovrapposizione di azioni» bisognerà dare una preventiva informazione alla Protezione civile di tutte le iniziative destinate alla raccolta e alla distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità. Un provvedimento motivato con la necessità di disciplinare lo spostamento dei cittadini che desiderano offrire un contributo alle famiglie bisognose, necessità coordinata con quella di poter rendere riconoscibile durante eventuali controlli l’identità delle persone impegnate nell’attività.

Nelle comunicazione, bisognerà specificare le modalità di raccolta, stoccaggio e distribuzione degli aiuti e i dati anagrafici completi delle persone incaricate della distribuzione. Questo a tutela dei soggetti più fragili come i disabili e gli anziani, per verificare l’identità di chi si reca nelle abitazioni a consegnare gli aiuti. Da questo obbligo sono escluse le parrocchie e le associazioni che procedono alla distribuzione nelle loro sedi e quelle che già provvedono alla distribuzione attraverso la Protezione civile e la Caritas diocesana. Tutti volontari che partecipano alla distribuzione, dovranno esporre un contrassegno nominativo contenente i dati dell’associazione di appartenenza e portare con sè l’autocertificazione.

Una regola, quest’ultima, che vale anche per le consegne a domiclio: tutti coloro che consegnano a domicilio prodotti alimentari, di ristorazione, beni e merci di qualsiasi natura per conto di esercizi privati, dovranno esporre un contrassegno nominativo con l’indicazione dell’azienda per la quale si effettua la consegna e dovranno egualmente portare con sè l’autocertificazione debitamente compilata.