La Nuova Sardegna

Sassari

«Troppo lunga l’attesa per i referti dei tamponi»

«Troppo lunga l’attesa per i referti dei tamponi»

Antonio Monni (Cisl): invece di 36 ore passano anche dieci giorni, tutta la procedura va rivista

11 aprile 2020
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SASSARI. Una settimana invece che 36 ore per ricevere il referto del tampone covid-19. È la denuncia della Cisl Fp, che attraverso il segretario territoriale Antonio Monni afferma che «da diverso tempo riceviamo segnalazioni da parte di numerosi colleghi dipendenti ospedalieri e delle ditte in appalto, ma anche di cittadini, sui tempi di risposta in seguito agli screening da coronavirus».

«Al netto di quelle che sono le difficoltà legate all'emergenza in atto, che stanno richiedendo una mole di lavoro eccezionale sull'unico laboratorio di microbiologia e virologia della Aou di Sassari – prosegue – , non possiamo non sottolineare che se per ricevere il referto del “tampone” i tempi sono quelli che ci hanno segnalato, ovvero 5/7 giorni, in alcuni casi anche 10, è probabile che durante il periodo di attesa, gli operatori, continuando a lavorare in ospedale o in altre strutture territoriali potrebbero inconsapevolmente favorire la diffusione del contagio, rendendo pertanto inutile l'obiettivo finale. Se la strategia è quella di effettuare “tamponi di massa” ma nel contempo le capacità strumentali e professionali del laboratorio non consentono di comunicare i referti attraverso la “temutissima” mail con la quale viene comunicato se si ha contratto il virus, ebbene credo che su questa strategia si debba fare una riflessione. Questo perché non c'è bisogno di essere esperti virologi per capire che l'esito di un tampone deve arrivare il prima possibile per fare in modo che, qualora il referto sia positivo, si possa disporre la quarantena ed evitare contagi sia sul luogo di lavoro sia nell’ambito familiare»

«Per questo motivo ritengo che al di là dei criteri le priorità sulle quali si basa la calendarizzazione degli screening – conclude Monni –, è necessario ripensare a una modalità del censimento del contagio. Prima di tutto con l'implementazione delle risorse professionali e tecnologiche, approfittando anche della presenza di altri presidi come l’Istituto Zooprofilattico, così da ridurre i tempi di attesa e nel contempo semplificare le procedure che anticipano la comunicazione del referto. Questo a ragion veduta, visto che i numeri dei contagi su Sassari e dentro gli ospedali continuano ad aumentare nonostante si continui a dire che la situazione è sotto controllo».



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