La Nuova Sardegna

Sassari

L’ippodromo di Chilivani ai blocchi di partenza

L’ippodromo di Chilivani ai blocchi di partenza

Nonostante l’emergenza, le corse si svolgeranno ma a porte chiuse. Si attendono i fondi del governo

18 aprile 2020
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OZIERI. Sarà un’annata in tono minore ma tutti sono già pronti a ripartire nell’ippodromo Don Deodato Meloni di Chilivani, dove il lavoro ferve in attesa dell’inizio delle riunioni di corse al galoppo. La stagione sarebbe dovuta partire a fine marzo (a Chilivani il 25) dopo il consueto stanziamento regionale dei montepremi, ma essendo mancato questo (per ovvi motivi) l’avvio si è ritenuto posticipato al 26 aprile, ovvero dopo l’arrivo dei fondi governativi.

Anche questo sarà posticipato almeno sino al termine del lockdown ora fissato al 3 maggio, e con grandi probabilità le corse si svolgeranno a porte chiuse.

A Chilivani ci si dovrà quindi scordare degli spalti pieni e del brulicare delle persone tra i box e il tondino e tra la pista e i totalizzatori, e saranno mesi duri per la struttura che lo scorso anno fu la terza in Sardegna per le presenze di pubblico dopo la Sardegna Arena e il Palaserradimigni, con una media di 1500 paganti per ogni giornata con punte sino a 3000 nelle giornate clou. Nel frattempo però come detto il lavoro non si è fermato, e il comparto morde il freno

. «Al momento a Chilivani abbiamo 140 cavalli stanziali che sotto le amorevoli cure dei loro proprietari, allenatori e artieri si preparano per affrontare la riunione di corse 2020 – dice l’amministratore unico della società Ippodromo Nicola Fois – e nel frattempo siamo in attesa della delibera regionale per lo stanziamento dei montepremi. Le notizie che arrivano - prosegue - sono quelle di un possibile inizio a metà maggio, con tutte le direttive ad hoc da parte dei ministeri competenti».

Lo stanziamento nazionale pare essere imminente, come ha dichiarato due giorni fa il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, che ha evidenziato «lo sforzo del ministero per accelerare i pagamenti» e ha annunciato la firma del «decreto per le anticipazioni pari al 40 per cento dei montepremi».

«Auspico – aveva detto in quell’occasione Bellanova – che la filiera ritorni alla normalità il prima possibile e con tutte le condizioni di sicurezza per riprendere quanto prima le attività degli ippodromi, anche se a porte chiuse».

«Sarà sicuramente un anno a perdere – dice Nicola Fois – ma è importantissimo che si inizi con le corse per salvaguardare il comparto intero evitando disastri anche per gli anni a venire».

Barbara Mastino

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