La Nuova Sardegna

Sassari

«Passata la fase acuta Ozieri pronta a ripartire»

di Francesco Squintu
«Passata la fase acuta Ozieri pronta a ripartire»

Il sindaco Murgia e il suo vice fanno il punto su situazione contagi e Fase 2 «Il miglioramento è netto e l’ospedale funziona. Ora aiutiamo l’economia»

26 aprile 2020
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OZIERI. Nonostante una fase delicata attraversata nelle scorse settimane con ricoveri e positività riscontrate sia in alcuni cittadini che tra gli operatori sanitari anche Ozieri sta registrando un netto miglioramento e si appresta ad affrontare la Fase 2 con moderato ottimismo.

A fare il punto della situazione sono gli amministratori comunali impegnati ad approntare le misure necessarie in vista dell’allentamento delle misure restrittive. «La fine è ancora lontana ma pare che la fase più acuta del contagio sia passata e questo ci induce a pensare che si possa avviare una ripresa lenta e graduale verso la normalità – ha detto il vicesindaco Gigi Sarobba -. La nostra gente è stata rispettosa delle regole, i controlli delle forze dell’ordine effettuati con discrezione ed efficienza ed è grazie a tutto questo che i casi di contagio sono stati limitati e rapidamente circoscritti e isolati».

Particolarmente positiva si è rivelata la situazione presso tutte le case di riposo e nella casa protetta comunale dove sono state prese tempestivamente misure adeguate soprattutto con l’intento di proteggere le persone più deboli. Non ci sono stati problemi particolari, qualche episodio di contagio è rimasto isolato e circoscritto e non ha causato conseguenze.

«L’organizzazione sanitaria ha messo in piedi una bella equipe di operatori che continueranno a fare i tamponi a tutti quelli che il Dipartimento di Prevenzione dell'Ats indica come destinatari dello screening – ha detto il sindaco Marco Murgia -. Nell’equipe ci sono anche i medici, le infermiere e gli altri operatori dei Poliambulatori di Ozieri e Bono che rischiando personalmente, svolgono il loro compito con professionalità e abnegazione. Anche a loro va la gratitudine di tutti noi».

Intanto non si abbassa l’attenzione sul discorso legato all’ottenimento dell’accreditamento dei posti letto della terapia intensiva per l’ospedale Segni che ha dimostrato durante l’emergenza di essere presidio sanitario territoriale insostituibile e prezioso che dovrà essere sostenuto e rinforzato.

«Il laboratorio analisi e il pronto soccorso hanno lavorato a pieno ritmo – ha aggiunto Sarobba – con una professionalità senza pari. Abbiamo dimostrato di essere una comunità matura e solidale ma adesso dovremo impegnarci tutti per rilanciare le attività economiche e tendere una mano ai tanti che avranno bisogno d’aiuto».

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