La Nuova Sardegna

Sassari

I parkinsoniani più “social” ai tempi del virus

I parkinsoniani più “social” ai tempi del virus

Divertimento, videoconferenze e incontri viaggiano sul web e i malati riducono l’isolamento

29 aprile 2020
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SASSARI. Non si sono persi d’animo, nonostante le difficoltà imposte dalla quarantena. All'Associazione Parkinson Sassari non sono stati a piangersi addosso perché se è mancata la possibilità di una vita normale come partecipare alle attività del coro, fare fisioterapia, danza musicoterapia e incontrarsi nella sede, i contatti virtuali hanno continuato a legare i parkinsoniani.

L’inizio è stato questo. « Grazie al maestro del nostro coro Fabrizio Sanna e a Laura Piga è stata organizzata una corale a distanza e non solo abbiamo avuto la possibilità di cantare ma anche di chiacchierare in diretta», racconta il presidente Franco Simula. « E via via i rapporti social tra gli iscritti sono cresciuti. Il contatto quotidiano è stato assicurato con una chat su whatsapp, sono arrivate le videoriprese dei nostri amici che cantano le canzoni del nostro repertorio; la lettura di poesie e persino qualche performance con l’armonica». Ma mancava un contatto più diretto tra tutti. E allora l'associazione ha fatto ricorso alla convenzione già approvata tra Associazione Parkinson Sassari e Università di Sassari , che prevede la condivisione in videoconferenza di convegni, progetti scientifici, l’organizzazione di corsi specifici per terapisti interessati al morbo di Parkinson, rapporti stabili di interscambio culturale fra docenti universitari, specializzandi e pazienti. I soci hanno assistito alla prima video conferenza di gruppo, con l’assistenza tecnica di Giuseppe Demuro tenuta da Pier Andrea Serra su ”Biochimica delle emozioni” .

E se il coronavirus ha chiuso l’ambulatorio per i parkinsoniani, il servizio è rimasto attivo e disponibile tutti i giorni per telefono, whatsapp ed e-mail, e dedicato per prospettare o risolvere un problema urgente, confortando e consigliando chiunque ci si rivolga e seguendo anche delle terapie innovative.

«L’ecosistema del Parkinson a Sassari – scherza Simula – sta gestendo ottimamente l’emergenza Covid-19 e sta combattendo efficacemente riducendo la solitudine e l’isolamento tra gli ammalati».

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