La Nuova Sardegna

Sassari

PalaSerradimigni, l’appalto è in scadenza

PalaSerradimigni, l’appalto è in scadenza

L’Athlon scrive al Comune: «Fateci sapere se si può fare una proroga o ci sarà un nuovo bando»

30 aprile 2020
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SASSARI. «Ci serve una risposta su come comportarci per l’appalto della gestione del PalaSerradimigni, che scadrà il prossimo 30 maggio». L’Athlon Sassari, la società che gestisce l’impianto di Piazzale Segni, ha scritto al sindaco Nanni Campus chiedendo che definisca una scadenza certa oppure una proroga, anche parziale, dell’appalto a suo tempo firmato dall’amministrazione comunale otto mesi fa.

L’Athlon gestisce l’impianto dal 2004 e già lo scorso mese di marzo aveva scritto una prima volta al Comune, senza ottenere risposta, e nei giorni scorsi ha scritto ancora chiedendo di avere delle notizie certe perché dovrà decidere come comportarsi coi dipendenti e con i contratti dell’energia elettrica, della linea telefonica, Abbanoa, per la Tari, impianti antincendio, fideiussione assicurativa, la parte della sicurezza. Per quanto riguarda i dipendenti, già in marzo l’Athlon aveva ricordato che l’ultimo appalto sottoscritto aveva visto «un taglio del 55 per cento rispetto a tutti gli appalti precedenti» e di essere stata costretta «a modificare le originali condizioni contrattuali del personale che si è ritrovato a lavorare con un nuovo contratto in regime di part-time», decisione causata dal taglio del 50 per cento sulla ore lavorative . Nella nuova lettera, l’Athlon porta all’attenzione del Comune la preoccupazione dei lavoratori, che non conoscono ancora la loro sorte a un mese dalla scadenza dell’appalto. Un mese prima, aveva chiesto di avere certezze per poter avviare le procedure di legge per i licenziamenti dei dipendenti col preavviso previsto dalla legge.

Proprio in questo senso, pensando ai dipendenti, veniva chiesto se ci fosse la possibilità di «trovare altre soluzioni alternative in attesa di un nuovo bando della gestione o ancora se vi è la possibilità di trovare altre soluzioni alternative in attesa di un nuovo bando della gestione, o ancora se sia possibile una proroga».

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