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“Da casa insieme”: i desideri dei bambini in un video musicale
OSILO. «Non vedo l’ora di uscire per andare a scuola, in palestra e a giocare con gli amici». È il grido accorato di una delle bambine protagoniste del bel video “Da casa partecipiamo insieme”,...
05 maggio 2020
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OSILO. «Non vedo l’ora di uscire per andare a scuola, in palestra e a giocare con gli amici». È il grido accorato di una delle bambine protagoniste del bel video “Da casa partecipiamo insieme”, promosso nell’ambito del progetto “#stradaprovinciale72”, dal parroco delle frazioni don Emanuele Piredda, con il coro “Arcobaleno di note” di Osilo, diretto da Patrizia Puggioni, la collaborazione di Giovanni Fais, Leonarda Pulinas, Aurora Cossu, e la partecipazione straordinaria del musicista Francesco Piu.
La storia si svolge sulle note di “Feno Fiderana Anao”, un canto malgascio che ricorda che la vita è meravigliosa ma solo se la si affronta uniti, cantata insieme dai bambini, ciascuno dalla propria cameretta. Le voci di Diego Gorme, Immacolata Nufris e Carla Demontis, uniscono le storie dei bambini, da loro “rinchiusi in casa” con fogli e pennarelli, perché disegnassero il futuro. Il risultato è molto bello, con i disegni ambientati al castello Malaspina e per le vie di Osilo, degli arcobaleni e con quelli del gruppo in costume tipico che dicono “già torramusu a ballare”, i tre colli del Tuffudesu, il cavaliere lanciato nella Corsa all’anello, le torri del castello, le strade e le chiese che gridano: “andrà tutto bene”.
«La distanza sociale è una fesseria – si afferma nel filmato - bisogna tenere la distanza fisica, le distanze sociali bisogna eliminarle». Perché, è la conclusione, «insieme possiamo costruire un nuovo modo di sentire le distanze». A settembre si terrà la mostra dei disegni. (m.b.)
La storia si svolge sulle note di “Feno Fiderana Anao”, un canto malgascio che ricorda che la vita è meravigliosa ma solo se la si affronta uniti, cantata insieme dai bambini, ciascuno dalla propria cameretta. Le voci di Diego Gorme, Immacolata Nufris e Carla Demontis, uniscono le storie dei bambini, da loro “rinchiusi in casa” con fogli e pennarelli, perché disegnassero il futuro. Il risultato è molto bello, con i disegni ambientati al castello Malaspina e per le vie di Osilo, degli arcobaleni e con quelli del gruppo in costume tipico che dicono “già torramusu a ballare”, i tre colli del Tuffudesu, il cavaliere lanciato nella Corsa all’anello, le torri del castello, le strade e le chiese che gridano: “andrà tutto bene”.
«La distanza sociale è una fesseria – si afferma nel filmato - bisogna tenere la distanza fisica, le distanze sociali bisogna eliminarle». Perché, è la conclusione, «insieme possiamo costruire un nuovo modo di sentire le distanze». A settembre si terrà la mostra dei disegni. (m.b.)