La Nuova Sardegna

Sassari

LA FASE 2 

La Confartigianato scrive ai sindaci: «Meno tasse in questa emergenza»

La Confartigianato scrive ai sindaci: «Meno tasse in questa emergenza»

SASSARI. Il comparto artigiano sta vivendo una situazione drammatica, catapultato all’interno di una realtà stravolta da una grave emergenza sanitaria; come in un effetto domino, le nostre imprese...

08 maggio 2020
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SASSARI. Il comparto artigiano sta vivendo una situazione drammatica, catapultato all’interno di una realtà stravolta da una grave emergenza sanitaria; come in un effetto domino, le nostre imprese sono cadute, una dopo l’altra, nella disperazione dell’incertezza di un futuro, in un presente privo di incassi, ma oberato da impegni debitori necessari al proseguo delle proprie attività, scontrandosi inoltre con una sleale concorrenza da parte degli abusivi.

È questa la drammatica sintesi del comparto elaborata dalla Confartigianato di Sassari e riassunta in una lettera inviata ai 66 sindaci della provincia di Sassari. La Confartigianato chiede che la tassazione locale tenga conto della situazione e chiede ai sindaci di valutare la possibilità di ridurre e prorogare i termini di versamento della Tari e dell’Imu, rimodulando inoltre la tariffa della Tari per le attività che hanno dovuto chiudere a causa dell’emergenza. Allo stesso modo, una rivisitazione in termini di riduzione e proroga del versamento del canone annuale per l’installazione dei mezzi pubblicitari, verificando l’annullamento o il rinvio del pagamento delle rate della Tosap. Inoltre, alla luce delle misure di sostegno a copertura dei canoni di locazione, parzialmente già introdotte, Confartigianato chiede di prendere in considerazione la possibilità di agevolare anche gli artigiani, promuovendo una riduzione dell’impatto dell’Imu relativamente alla quota a favore dell’ente locale. Infine, viene chiesto di attivare forme efficaci di controllo sull’abusivismo. «Senza sostegni e interventi adeguati si rischia che dopo lo stop molte imprese non siano in grado di riaprire – dicono Maria Amelia Lai e Antonio Alivesi, rispettivamente presidente e segretario provinciale della Confartigianato di Sassari –. Siamo certamente consapevoli degli sforzi che ogni amministrazione comunale sta facendo per rispondere all’emergenza e sostenere le popolazioni tutta – sottolineano Lai e Alivesi –; la Confartigianato è per questo impegnata a sostenere le imprese e nell’ottica di una pronta collaborazione con le istituzioni. Ci permettiamo di dare qualche suggerimento al fine di far giungere, attraverso le scelte delle amministrazioni, un messaggio di rassicurazione alle imprese».

Una provincia, quella di Sassari che, negli anni, ha tentato di uscire da una durissima crisi. I dati, elaborati dall’Osservatorio di Confartigianato su fonte Istat-mise-Unioncamere, descrivono un tessuto produttivo con 57.706 realtà di cui il 22,6%, ben 13.070 attività, sono artigiane. Quest’ultimo settore è stato duramente colpito anche nell’ultimo anno, avendo perso altre 282 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 13.352. Nell’intera provincia di Sassari, nel totale delle imprese, 30.924 sono attive nel settore Servizi, 9.076 nelle Costruzioni mentre 4.134 sono quelle Manifatturiere. Nell’artigianato, le Costruzioni sono quelle più rappresentate con 5.164 realtà (il 39,5% di tutte le attività artigiane), in calo di 150 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 5.314. Seguono i Servizi con 5.126 (39,2% sul totale artigianato), anche questo in calo (di 56 unità) rispetto alle 5.182 del 2016. In calo anche il Manifatturiero: con 2.606 realtà, in rappresentanza del 19,9% dell’artigianato, il settore ha registrato una decrescita di 70 unità, contro le 2.676 registrate nel 2016. L’insieme delle attività del territorio danno lavoro a 102.134 persone di cui ben 21.316 sono addetti dell’artigianato, per una dimensione media d’impresa artigiana di 2,3 (lavoratori per azienda).

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