La Nuova Sardegna

Sassari

delitti di Nule e orune, richiesta rigettata 

Paolo Pinna non tornerà in aula come testimone

Paolo Pinna non tornerà in aula come testimone

SASSARI. Paolo Enrico Pinna non comparirà in aula come testimone come avevano chiesto gli avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu, che assistono Alberto Cubeddu, il 23enne di Ozieri accusato degli...

16 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Paolo Enrico Pinna non comparirà in aula come testimone come avevano chiesto gli avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu, che assistono Alberto Cubeddu, il 23enne di Ozieri accusato degli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala.

Sono state tutte rigettate ieri mattina dai giudici della corte d’assise d’appello di Sassari le richieste della difesa in relazione alla riapertura dell’istruttoria. Ieri mattina è fissato il calendario per le discussioni, venerdì prossimo comincerà il procuratore generale. La decisione è arrivata dopo una breve camera di consiglio al termine di un’udienza lampo, dedicata proprio alle questioni preliminari poste dai legali del giovane condannato all’ergastolo in primo grado per gli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala.

Per i suoi difensori sarebbe stato utile portare in aula il cugino del loro assistito, minorenne all’epoca dei fatti e condannato a vent’anni con sentenza passata in giudicato, proprio per questo non avrebbe potuto sottrarsi alle domande della corte.

I difensori di Cubeddu avevano anche chiesto anche l’audizione dell’ispettore capo della squadra mobile di Sassari Roberto Sechi, che in primo grado aveva detto di aver avuto informazioni importanti da un conoscente di Orune ma non aveva riferito nulla appellandosi al segreto d’ufficio.

Il procuratore Paolo De Falco si era opposto, le parti civili e si erano associate. Secondo l’accusa, la fonte non avrebbe avuto conoscenze dirette né avrebbe partecipato di persona a nessuno dei fatti riferiti al funzionario di polizia, la cui testimonianza, dunque, non porterebbe elementi rilevanti al processo d’appello. Inoltre, il resoconto del confidente si trovava in un atto che non era stato acquisito al dibattimento. Dopo il procuratore generale, il 5 giugno la parola passerà all’avvocato Doneddu e il 9 e 16 all’avvocato Rovelli, il 29 giugno la sentenza.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative