La Nuova Sardegna

Sassari

«Turismo e trasporti per ripartire»

di Giovanni Bua
«Turismo e trasporti per ripartire»

Fois incontra le parti sociali: «Le criticità sono chiare e precedenti al Covid, ora servono i risultati»

16 maggio 2020
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SASSARI. Infrastrutture, perché il sistema dei trasporti e i collegamenti interni, e con il Continente, sono il nostro “ponte Morandi” e come per Genova è arrivato forse il tempo di individuare soluzioni straordinarie. E turismo. Perché, se nel Nord Italia alzano la voce per far ripartire i loro impianti industriali, è tempo di far capire a tutti che il turismo è la nostra fabbrica. E la nostra unica ancora di salvezza.

Non vuole sentire parlare di tavoli l’amministratore della Provincia Pietrino Fois. Troppi ce ne sono, e non è più tempo di parole. Ma accoglie con favore l’impegno di mettersi alla guida di un gruppo di lavoro snello e veloce, che stabilisca nel concreto come ripartire e con quali strumenti. E di farsi promotore, come rappresentante istituzionale, delle diverse istanze del territorio, da portare in Regione, a Roma, in Europa.

Iniziando dalle priorità individuate dalle parti sociali, tutte presenti ieri mattina in Sala Angioy, dopo avere, con un’accorata lettera, chiesto espressamente questo momento di confronto. Priorità che sono un lungo elenco di nodi irrisolti da sciogliere. E una ancor più lunga serie di promesse da far rispettare.

«Non avevamo bisogno del Covid per scoprire che nel nostro territorio e nella nostra Regione esistevano criticità croniche per il suo sviluppo e per la tenuta della sua economia – ha chiosato Fois dopo l’intervento dei rappresentanti apicali di Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato e Coldiretti, Confagricoltura e Cia, Confesercenti, Confcooperative, Cna e Confapi –. Già da tempo stavamo attraversando un periodo di profonda sofferenza economica e sociale. Il nostro Covid era già evidente nella “Sassari-Olbia” che non è mai stata completata, era già presente nella filiera agro-alimentare che non era in grado di garantire un prezzo adeguato ai produttori del latte, nella crisi del sistema di trasporti marittimi e aerei o nelle altre incompiute come la Sassari-Alghero. La crisi sanitaria si è aggiunta ad un lungo periodo di crisi economica frutto dei tanti nodi irrisolti e di quel livello inadeguato di infrastrutture, materiali e immateriali, che hanno penalizzato, oltremisura, la nostra capacità competitiva.

«Non condivido l’idea di chi asserisce che siamo sull’orlo di un baratro, perché penso che nel baratro ci troviamo già – ha continuato l’amministratore della Provincia – Il nostro territorio è da troppo tempo a credito e credo sia indispensabile costituire da subito un fronte comune per individuare soluzioni concrete e ridare centralità alle tante questioni del mondo del lavoro e delle imprese che questa mattina sono emerse nel corso del dibattito. Non sento l’esigenza di dare vita nuovi tavoli generalisti, perché in questi giorni di tavoli ce ne sono stati forse anche troppi, l’incontro di oggi deve avere un taglio operativo e individuare pochi temi concreti da perseguire immediatamente. Si potrà procedere con incontri sui specifici temi che coinvolgano i diretti responsabili istituzionali per materia».

«Il primo – ha detto Fois – è sicuramente il tema delle nostre infrastrutture, indebolito dai troppi ritardi e da storiche criticità. La viabilità, i trasporti marittimi e quelli aerei rappresentano una questione indifferibile. Il sistema dei trasporti e i collegamenti con il continente sono il nostro punto debole da sempre. A Genova, per il tragico crollo del “ponte Morandi”, si sono trovate soluzioni straordinarie e hanno funzionato. Penso che anche per noi sia arrivato il momento di deroghe e a commissariamenti. Per rilevanza e trasversalità il secondo tema è quello del turismo, direttamente collegato al primo. Se nel Nord Italia si impongono per aprire gli impianti industriali, anche noi dobbiamo far sentire la nostra voce e fare fronte comune. Tutti gli interlocutori devono capire che il turismo rappresenta la nostra “fabbrica”. Pretendiamo regole chiare sull’accoglienza del turista e tempi certi per programmare l’avvio della stagione e ripartire quanto prima».

L’obiettivo è chiaro: «Rimettere in moto – chiude Fois – immediatamente, l’economia del territorio, cogliendo questa fase straordinaria e di interventi emergenziali come un’opportunità per rilanciare il territorio e dare risposte a questioni da troppo tempo rinviate».

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