La Nuova Sardegna

Sassari

Il parapetto “balla” il Comune lo chiude

di Giovanni Bua
Il parapetto “balla” il Comune lo chiude

Messo in sicurezza un tratto del terrapieno di viale Trento Si teme un’infiltrazione d’acqua come quella del 2018

17 maggio 2020
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SASSARI. Il terrapieno di viale Trento riprende a “ballare”, creando grande preoccupazione tra i tecnici del Comune, che dall’altro ieri hanno provveduto a mettere in sicurezza un lungo tratto di parapetto, in attesa di ulteriori rilievi.

La zona in cui si intravedono i pericolosi cedimenti è nel lato sinistro della via, scendendo verso viale Umberto. A partire dalla fermata dell’autobus subito dopo il bar e per circa una ventina di metri. Lì il muretto basso del terrapieno si è, per ora lievemente, girato verso l’esterno, facendo però accendere il campanello di allarme negli uffici tecnici di Palazzo Ducale.

Per ora la zona è stata chiusa con una barriera, per impedire il passaggio dei pedoni rasente al muro, la cui solidità potrebbe essere compromessa.

Una doverosa cautela in una zona tra le più sensibili della città, interessata nemmeno due anni fa da importanti lavori di messa in sicurezza che causarono lo stop per mesi della circolazione.

In quel caso a creare problemi erano state le perdite da un collettore fognario di grossa portata che passa proprio sotto viale Trento. Perdita che, a lungo andare, aveva creato un importante smottamento, che aveva riguardato in quel caso la parte destra della via, letteralmente sprofondata in alcuni tratti. E complessi lavori di sostituzione della condotta da parte di Abbanoa durati mesi.

Non si esclude che il problema sia causato da nuove perdite d’acqua sotterranee, o da “assestamenti” nel terrapieno. Quel che è certo è che tutta la zona del Fosso della noce è ad elevatissimo rischio idrogeologico, con problemi importanti sia in viale Trento che in viale Trieste, con i palazzi di piazza Colonnello Serra sono tutti in pendenza, e il terrapieno che insiste sulla traversa viale San Francesco e sull'ex orto botanico, preme pericolosamente. Il Comune ha previsto la messa in sicurezza dell’area, e la ripresa del progetto del posteggio in elevazione del fosso della Noce. Ma gli interventi si annunciano complessi, e molto costosi.

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