La Nuova Sardegna

Sassari

Addio a Cicito Campana l’ultimo fabbro di Ozieri

di Barbara Mastino
Addio a Cicito Campana l’ultimo fabbro di Ozieri

Aveva 84 anni, fatale una crisi respiratoria durante il periodo di lockdown Negativo al tampone Covid 19, da tempo soffriva di una malattia professionale

22 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Tante persone se ne sono andate in punta di piedi durante le lunghe settimane di lockdown, e tra queste c’è anche Cicito Campana, che pure non aveva certo vissuto una vita in silenzio. Campana era l’ultimo fabbro ferraio di Ozieri, artigiano che oltre a lavorare i metalli era abile anche nella ferratura degli animali, ma era anche un buon musicista, virtuoso della fisarmonica (che aveva imparato a suonare da giovanissimo sotto la guida del maestro Battista Neri), appassionato di poesia sarda e di canto a s’Otieresa, cultore della storia e delle tradizioni della città e del territorio, che conosceva come le sue tasche. Dopo aver appreso l’arte di lavorare il ferro da ragazzino dai maestri Ondradu, Manca e Deledda, Cicito (Francesco) Campana aveva aperto il suo fraile, la bottega, nei primi anni Sessanta, in via Stazione, e lì era rimasto per vent’anni a forgiare temprare, intrecciare, plasmare il metallo per trasformarlo in pregiati manufatti utili per il lavoro in bottega o in campagna ma anche in casa. Dotato di una grande manualità e di un altrettanto grande estro, Campana era un vero artista del ferro, come tale da tutti riconosciuto. Aveva chiuso la bottega negli anni Ottanta, quando il suo lavoro era diventato già un retaggio della storia, ma non aveva fatto fatica a trovarne altri in imprese private. Nel frattempo coltivava le sue passioni artistiche e cresceva, con la moglie Maria, quattro figli dai quali negli anni sono arrivati tanti nipoti. L’11 maggio avrebbe compiuto 84 anni, ma la vita ha deciso diversamente: dopo anni passati a sopportare una patologia respiratoria dovuta a decenni di contatto con le polveri dei metalli, è stato colto da un malore lo scorso 21 marzo e in breve è spirato, risultando poi negativo al tampone per il Covid19. Come era d’obbligo nelle settimane dell’emergenza sanitaria, Cicito Campana se ne è andato senza un funerale e senza parenti e amici a dargli l’ultimo saluto, ma una celebrazione religiosa è già nella mente dei suoi cari per quando sarà possibile, anche perché Campana era un uomo molto devoto, e viveva l’incontro tra fede e lavoro nella società cattolica di Sos Cristos, intitolata al Santissimo Crocifisso, di cui era socio entusiasta e attivo. Con la sua morte Ozieri ha perso una figura simbolo di un mondo che non c’è più, e che avrebbe avuto ancora tantissime storie da raccontare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative