La Nuova Sardegna

Sassari

Bottidda, ladri individuati grazie alle telecamere

di Elena Corveddu
Bottidda, ladri individuati grazie alle telecamere

Coppia di anziani derubata di mille euro, fermato uno dei malviventi Il sindaco Daniele Cocco parla di «paese più sicuro con la videosorveglianza»

23 maggio 2020
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BOTTIDDA. Si spacciano come venditori di carbone e derubano una famiglia di Bottidda di mille euro in contanti. Il furto è avvenuto in paese lunedì scorso, alla luce del giorno. Sono le prime ore del pomeriggio quando al campanello della famiglia composta da un’anziana coppia e dal figlio, suona un uomo che vuole vendere del carbone. È bastato uno sguardo veloce all’interno dell'abitazione per capire che su una sedia, nell’uscio della casa, sono posati dei pantaloni con un borsellino. Con una banale scusa il malvivente chiede di parlare con l’anziano padre. Mentre il figlio cerca il padre, che si trova nei paraggi dell’abitazione, l’uomo, in pochi secondi, riesce a prendere il borsellino e il suo bottino: mille euro in contanti. Il ruolo del secondo uomo è l’autista: aspetta fuori dall’abitazione il suo compagno, che, concluso il furto, sale a bordo dell’auto. I due lasciano il paese sotto lo “sguardo” vigile delle telecamere. Qualche minuto dopo il figlio dell’anziana coppia si accorge del furto e denuncia il fatto ai carabinieri della compagnia di Bono. L’uomo alla guida del mezzo è stato individuato grazie alla preziosa testimonianza del signore derubato, che ha fornito elementi chiave. Si tratta di un quarantenne pregiudicato di Buddusò. Le telecamere del sistema di videosorveglianza del Comune di Bottidda, come in tutto il territorio del Goceano, sono posizionate nei punti strategici del paese e sono riuscite a mettere a fuoco la scena. Le indagini sono tuttora in corso per smascherare l’autore materiale del furto. Nel territorio del Goceano non si sono registrati simili furti ma non si esclude che i due abbiano operato anche in altri Comuni di territori limitrofi, come il Logudoro o il nuorese. Si potrebbe trattare di tentativi andati male e quindi non denunciati.

La dinamica pare essere una strategia rodata usata in numerose città dove i malviventi si presentano come operatori delle Poste Italiane, della Assl o ancora come venditori di gas o carbone, selezionano la vittima in base alla sua età, e quindi in base alla sua potenziale debolezza, e rubano ciò che gli capita sotto mano.

«Avere un sistema di videosorveglianza nel paese e nei suoi punti strategici – ha detto il sindaco di Bottidda Daniele Cocco – ci permette di avere un paese più sicuro. Anzi, stiamo già lavorando con una ditta specializzata per potenziare le telecamere».

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