La Nuova Sardegna

ESPORLATU. «Le mie lettere alla popolazione sono un mezzo di comunicazione dell’operato amministrativo che questa maggioranza usa ormai da quattro anni». Così si difende il sindaco di Esporlatu Franco Furriolu di fronte agli attacchi della minoranza che vede nelle lettere consegnate dalla Compagnia barracellare «un documento di carattere propagandistico, volgarmente spacciato per comunicazione istituzionale, intriso di attacchi diffamatori nei nostri confronti». La diatriba tra maggioranza e opposizione nasce dalla notizia del patteggiamento a otto mesi del primo cittadino coinvolto nella vicenda giudiziaria per truffa contro l’amministrazione pubblica nel suo ruolo di dipendente dell'ex caserma dell'artiglieria di Nuoro. «Ci aveva pubblicamente promesso un confronto in consiglio comunale – sottolinea l’opposizione –, confronto mai avvenuto per decisione della maggioranza. Gli è bastato sollevare una questione pregiudiziale per eludere il dibattito». «Ho ritenuto doveroso rivolgere le mie spiegazioni ai cittadini seri e onesti che non intendono strumentalizzare vicende che esulano dal settore amministrativo perché desiderosi solamente di essere posti a conoscenza delle questioni che interessano la comunità dove vivono – questo il punto di vista di Furriolu che sulla questione non intende arretrare di un centimetro –. La minoranza, abbandonando il consiglio comunale – conclude Furriolu – non ha partecipato alle altre importanti decisioni da prendere per la comunità nel periodo di crisi dell’emergenza sanitaria, come lo stanziamento degli 800 euro e dei buoni alimentari».

Elena Corveddu