Don Uccio stroncato da un infarto
Ozieri sotto choc per l’improvvisa scomparsa, ieri sera, del sacerdote di 55 anni
31 maggio 2020
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OZIERI. Un altro lutto ha sconvolto Ozieri nel tardo pomeriggio di ieri, quando si è diffusa la tragica notizia della morte di don Uccio Spanu, parroco di Santa Lucia stroncato da un malore. In questi giorni erano in corso i preparativi per la riapertura ufficiale della chiesa, che era stata sottoposta a un accurato restauro, e don Uccio era impegnatissimo nella preparazione. Tornato a casa dopo le ultime incombenze si è sentito male, e sono stati inutili tutti i tentativi di rianimarlo. A Ozieri, ieri sera, è arrivato anche il magistrato di turno.
Era stato un periodo intenso, per il sacerdote 55enne, che lunedì 25 maggio aveva festeggiato il suo compleanno e pochi giorni prima i 25 anni di sacerdozio, con una celebrazione eucaristica che era stata anche trasmessa in diretta sui social per essere vista in tutta la Sardegna, dove era conosciutissimo. Rientrato a Ozieri una decina di anni fa dopo un passato da missionario, dalle favelas di Quito sino alla Spagna (dove era stato rettore del seminario di Cordoba) e poi in Sardegna, una volta arrivato nel paese natale per stare accanto alla madre gli era stata subito affidata la parrocchia di Santa Lucia. Don Uccio era un sacerdote giovane e allegro, innamorato della musica – era un ottimo chitarrista – e con una grande fede che esprimeva con il suo divertente accento spagnolo, un dolce sorriso e la sua semplicità. Sapeva parlare ai giovani, e farsi voler bene. «Un fratello, con il quale ho condiviso una grande amicizia negli anni dell’adolescenza e trent’anni di cammino neocatecumenale. Un uomo dotato di un’umiltà profondissima e di un’umanità straordinaria». Così lo ricorda il sindaco di Ozieri Marco Murgia. Nei lunghi giorni della pandemia don Uccio si era prodigato per le necessità dei suoi parrocchiani, e non solo, e dopo la Pasqua ogni domenica sino alla riapertura delle celebrazioni in chiesa inviava tramite i social ai suoi parrocchiani una riflessione. (b.m.)
Era stato un periodo intenso, per il sacerdote 55enne, che lunedì 25 maggio aveva festeggiato il suo compleanno e pochi giorni prima i 25 anni di sacerdozio, con una celebrazione eucaristica che era stata anche trasmessa in diretta sui social per essere vista in tutta la Sardegna, dove era conosciutissimo. Rientrato a Ozieri una decina di anni fa dopo un passato da missionario, dalle favelas di Quito sino alla Spagna (dove era stato rettore del seminario di Cordoba) e poi in Sardegna, una volta arrivato nel paese natale per stare accanto alla madre gli era stata subito affidata la parrocchia di Santa Lucia. Don Uccio era un sacerdote giovane e allegro, innamorato della musica – era un ottimo chitarrista – e con una grande fede che esprimeva con il suo divertente accento spagnolo, un dolce sorriso e la sua semplicità. Sapeva parlare ai giovani, e farsi voler bene. «Un fratello, con il quale ho condiviso una grande amicizia negli anni dell’adolescenza e trent’anni di cammino neocatecumenale. Un uomo dotato di un’umiltà profondissima e di un’umanità straordinaria». Così lo ricorda il sindaco di Ozieri Marco Murgia. Nei lunghi giorni della pandemia don Uccio si era prodigato per le necessità dei suoi parrocchiani, e non solo, e dopo la Pasqua ogni domenica sino alla riapertura delle celebrazioni in chiesa inviava tramite i social ai suoi parrocchiani una riflessione. (b.m.)