La Nuova Sardegna

SASSARI. Un’intera generazione di sportivi, nell’aprile del 2016, si era radunata sulla scalinata di ingresso della palestra intitolata a Pier Paolo Peru, il grande pallavolista scomparso nel 2002, l’unico sassarese ad aver mai indossato la maglia della nazionale che proprio al Coni di viale Adua aveva mosso i primi passi della sua carriera. Una sorta di “Flash mob” culminato con un la simbolica copertura della targa dedicata a Peru e una raccolta di firme per smuovere la situazione. La palestra è disabitata ormai da dodici anni e porta i segni dell’incuria, ma abbandonarla sarebbe uno spreco. O meglio, sarebbe un peccato arrendersi senza aver fatto tutto il possibile per arrivare a una soluzione. Tenendo conto che in città gli spazi per l’attività sportiva, soprattutto quella di base e amatoriale, continuano a restringersi. Inoltre, le norme anti-covid rendono problematico il ricorso alle palestre scolastiche (sulle quali, peraltro, ci sarebbe da scrivere un capitolo a parte). Resta da capire chi, in città, potrebbe imbarcarsi in un’operazione da duecentomila euro. La Dinamo non sembra interessata, le altre società non sembrano avere la forza economica. L’unica soluzione, adesso sembra un’operazione esterna al mondo sportivo.