La Nuova Sardegna

Sassari

Niente visite, la rabbia dei malati

di Luigi Soriga
Niente visite, la rabbia dei malati

Ripartenza lenta per gli ambulatori. Anche cardiopatici e oncologici non trovano appuntamenti 

04 giugno 2020
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SASSARI. L’economia si è rimessa in moto, la fase due si sta spandendo a macchia d’olio in tutti gli interstizi della vita, riconquistando spazi di normalità. Ma la sanità per molti aspetti sembra impermeabile a questa riconversione. I servizi ambulatoriali, le visite di controllo, gli screening delle patologie croniche sono ancora congelati. Ne sanno qualcosa tutti quei pazienti che avevano prenotato un esame durante il lockdown e che adesso tentano invano di rifissarlo. Si parla di malati oncologici che avevano il check up programmato per monitorare la regressione o la stabilizzazione di un tumore. Oppure le persone con problemi cardiologici, ai quali era stato magari installato un pacemaker. O ancora centinaia di altre tipologie di casi, non indifferibili o urgenti, che in queste settimane si sentono completamente abbandonate a se stesse. Che chiamano i reparti di riferimento per avere notizie sui propri appuntamenti saltati, e si sentono rispondere di pazientare ancora un po’. Oppure pazienti che si rivolgono invano al Cup, che ha le agende sature e che probabilmente non ha ancora un quadro chiaro della riattivazione di laboratori, ambulatori e servizi ospedalieri per aggiornare i propri elenchi. Insomma, la situazione è estremamente critica, perché in sostanza le strutture private sono già operative e quasi a regime, ma per usufruirne occorrono parecchi soldi. Chi è costretto invece a far riferimento alla sanità pubblica, invece, deve attendere la complicata riorganizzazione post covid. Una rivoluzione enorme, che coinvolge migliaia di servizi, con tutta la predisposizione dei percorsi di sicurezza, degli accessi separati, del distanziamento sociale: un progetto mastodontico che richiede tempo. L’Ats è ancora in alto mare e non c’è un quadro chiaro sulla ripartenza. Anche l’Aou sta lavorando alla fase due e si sta confrontando con la Regione. «Da Cagliari abbiamo ricevuto la bozza sulle procedure di avvio dell'attività programmata – in sostanza le modalità e le procedure per riprendere le visite ambulatoriali – abbiamo inviato le nostre osservazioni e adesso siamo in attesa del testo definitivo che dovrà essere deliberato dalla Regione – spiega il commissario straordinario dell'Aou di Sassari Giovanni Maria Soro – Da parte nostra siamo pronti. Abbiamo messo in campo una task force che ha verificato la logistica, i percorsi quindi la programmazione delle attività e le modalità per il recupero dei pazienti in lista d'attesa».

«Per quanto riguarda le visite ai pazienti oncologici, l'attività non si è mai fermata. Abbiamo ricevuto i pazienti in prima visita e – afferma Antonio Pazzola direttore dell'Oncologia dell'Aou – abbiamo sempre fatto le chemioterapie in day hospital e in ricovero. Per i pazienti in controllo, per eventuali visite urgenti (recidive) non ci siamo mai fermati.

«Alcune visite di follow-up ambulatoriali, in occasione di visite semestrali, sono state fatte per via telematica».

Per i pazienti oncologici non si sono mai fermate neanche la Radiologia e la Senologia, in particolare per i pazienti improcrastinabili che richiedevano nell'immediato decisioni di tipo diagnostico e terapeutico. «Nel caso dei pazienti che dovevano effettuare un controllo periodico, ma tenendo presente la situazione di stabilità del paziente stesso, alcune visite sono state rinviate e sarà cura della struttura ricontattare i pazienti». «Si aggiunga che – dice il direttore sanitario dell’Aou Bruno Contu - non sono mai state interrotte le prestazioni ambulatoriali di qualsivoglia disciplina, considerate indifferibili e urgenti». È chiaro, però, che con la riapertura degli ambulatori non si potrà avere da subito una capacità erogativa a regime, come quella del periodo pre Covid. Anche qua ci saranno delle regole da rispettare. In primo luogo gli accessi che potranno avvenire dietro prenotazione di visita o esami. Agli ingressi degli ambulatori saranno previsti dei check point con pre-triage e potrà essere esibita l'autocertificazione.



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