La Nuova Sardegna

Sassari

Dalla Pelosa a Portoscuso in kayak

Dalla Pelosa a Portoscuso in kayak

I protagonisti della “rotta dei tonni” hanno percorso 300 chilometri di costa

06 giugno 2020
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PORTO TORRES. Quasi trecento chilometri in totale, otto tappe per una media di quaranta al giorno lungo la costa occidentale sarda. Si è conclusa la “Rotta dei tonni experience”, entusiasmante avventura in kayak che ha voluto ripercorrere, tra coste mozzafiato e insenature incontaminate, l’antica rotta che da nord a sud dell’isola da sempre i tonni seguono sotto costa in primavera. I protagonisti dell’impresa sono tre uomini, Lino Cianciotto, Carlo Coni e il portotorrese Romano Chessa. La partenza è avvenuta dalla spiaggia La Pelosa, a Stintino, e il primo approdo è stato all’Argentiera. Due giorni di mare agitato hanno costretto Cianciotto e Coni a una pausa ad Alghero e, sfruttando questa finestra temporale per spostare impegni pregressi, anche Romano Chessa, che inizialmente pensava di percorrere soltanto le prime due tappe, ha potuto proseguire l’avventura. Toccando quindi Bosa, Putzu Idu, Piscinas, Masua, il trio è infine approdato a Capo Altano, a Portoscuso. «È stato un qualcosa di straordinario – dice Romano Chessa – una bellissima passeggiata per mare, in amicizia, durante la quale si è potuta ammirare una natura incredibile con spiagge fantastiche e apprendere tantissime nozioni geologiche grazie alla grande competenza di Lino e Carlo». Un viaggio, quello dei tre, che può costituire un modello di vacanza alternativa ma potenzialmente alla portata di tutti, con impatto ambientale zero poiché condotta a forza di braccia, seppure da effettuare ovviamente in totale sicurezza insieme a uomini esperti di kayak e natura.

Emanuele Fancellu

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