La Nuova Sardegna

Sassari

Mancano i medici, diabetici in allarme

di Francesco Squintu
Mancano i medici, diabetici in allarme

La preoccupazione dei pazienti: visite rinviate e locali più difficili da raggiungere

06 giugno 2020
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OZIERI. L’emergenza di questi ultimi mesi, causata dal Covid, ha stravolto molti servizi soprattutto in campo sanitario e, con gli sforzi orientati a contenere e trattare il virus, immancabilmente a restare indietro sono state visite specialistiche e altre prestazioni non urgenti. Anche il “Segni” di Ozieri ha dovuto fronteggiare una situazione difficile che però si è aggiunta ad alcune criticità preesistenti che destano preoccupazione tra alcune categorie di pazienti. Una di queste è rappresentata dai diabetici del Goceano e Monte Acuto – Logudoro, da anni assistiti nel Centro diabetologico ma che oggi percepiscono un’incertezza che mette ansia e paura. «Avevamo dei controlli a cadenza trimestrale che adesso però sono stati portati a cinque mesi – hanno detto alcuni utenti – e il motivo è da ascrivere, come ormai succede spesso, alla mancanza di medici. Sono andati via due specialisti, tra cui uno per quiescenza, e non sono stati sostituiti». Nell’organico attuale è presente un solo medico ed è facilmente intuibile che in tali condizioni sia difficile continuare a garantire con sicurezza e qualità un numero di visite che si attesta intorno alle tremila all’anno. Il Centro inoltre è stato spostato al quarto piano, nei locali dell’ala C del complesso ospedaliero e l’accesso è diventato più problematico soprattutto per gli anziani. «Con gli ascensori perennemente occupati o a volte indisponibili per le manutenzioni – hanno dichiarato – siamo costretti a farci un bel po’ di rampe di scale per poter essere visitati». L’appello rivolto ad Ats e Assl di Sassari è per un intervento urgente che ripristini quantomeno lo stato delle cose con l’inserimento di nuovi medici e locali più agevoli e facilmente raggiungibili. «Riteniamo assolutamente ingiustificato il ridimensionamento di un servizio che per noi è fondamentale – hanno concluso i pazienti – e speriamo che qualcuno possa risolvere tutto in tempi brevi. Non sappiamo se le visite già programmate saranno confermate».

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