La Nuova Sardegna

Sassari

accusato di tentata rapina e lesioni 

Botte fuori dal bar 27enne di Bonorva condannato a 18 mesi

di Nadia Cossu
Botte fuori dal bar 27enne di Bonorva condannato a 18 mesi

SASSARI. Una tranquilla serata tra amici in un bar di Bonorva si è trasformata in una brutta storia che alla fine è anche approdata in un’aula di tribunale e che – al protagonista aggressore – è...

07 giugno 2020
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SASSARI. Una tranquilla serata tra amici in un bar di Bonorva si è trasformata in una brutta storia che alla fine è anche approdata in un’aula di tribunale e che – al protagonista aggressore – è costata l’arresto e, due giorni fa, una condanna a un anno e sei mesi da parte del giudice.

Succede tutto la sera del 3 gennaio quando un 27enne del paese va in un locale con un gruppo di amici, dopo poco tempo arrivano altre persone tra cui un giovane che entra nel bar dopo aver parcheggiato il furgone di sua proprietà a bordo strada. Il 27enne – questa sarà la versione fornita da lui ai carabinieri prima e al giudice dopo – a un certo punto esce dal bar per fumare una sigaretta. Dopo una decina di minuti lascia il locale anche il proprietario del furgone insieme a un amico ed è proprio in quel momento che vedono l’imputato seduto all’interno del mezzo, nel sedile del conducente. Comprensibilmente i due si avvicinano per chiedere conto delle ragioni per le quali il giovane si trovasse lì dentro. Ma quest’ultimo – probabilmente anche in preda ai fumi dell’alcol – per tutta risposta salta fuori dal furgone e aggredisce i due. Un pestaggio bello e buono tanto che il proprietario del mezzo viene immediatamente soccorso e poi accompagnato dai genitori del 27enne, forse perché vedessero con i loro occhi cosa aveva combinato il loro figlio. L’aggredito decide di non sporgere denuncia, viene però accompagnato dalla guardia medica del paese e in seguito gli vengono assegnati venti giorni di cure per via delle numerose lesioni riportate.

I carabinieri di Bonorva vengono però comunque a sapere di quanto accaduto, convocano in caserma la vittima del pestaggio e gli chiedono di raccontare cosa è successo la sera del 3 gennaio. Il passo successivo è l’arresto del 27enne con l’accusa di tentata rapina – gli investigatori erano infatti convinti che il giovane volesse rubare il furgone – e per lesioni.

Nei suoi confronti è stato disposto il giudizio immediato e nel processo che si è celebrato con il rito abbreviato davanti al gup Antonello Spanu, l’imputato – difeso dall’avvocato Agostinangelo Marras – è stato condannato a un anno e sei mesi, pena sospesa. Stessa pena era stata richiesta dal pubblico ministero Angelo Beccu.

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