La Nuova Sardegna

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La prima rata dell’Imu è stata spostata al 30 settembre

di Barbara Mastino
La prima rata dell’Imu è stata spostata al 30 settembre

OZIERI. Il Comune mette mano al sistema delle imposte locali e, tra rinvii di scadenze e abolizioni, fa una piccola rivoluzione per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e delle imprese....

10 giugno 2020
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OZIERI. Il Comune mette mano al sistema delle imposte locali e, tra rinvii di scadenze e abolizioni, fa una piccola rivoluzione per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e delle imprese. Cambiamenti dovuti in massima parte alla crisi seguita all’emergenza sanitaria, che ha costretto molte imprese a rimanere chiuse per più di due mesi e ha impoverito molte famiglie, ma in parte frutto anche di politiche avviate già negli anni scorsi. Come per esempio l’abolizione della tariffa sui servizi comunali Tasi, che se nel resto d’Italia è stata ufficialmente abolita ma che in pratica è stata accorpata all’Imu, a Mores non esiste già dal 2019 (dopo anni in cui è stata tenuta ferma) e che quindi anche quest’anno non dovrà essere versata. Anche sul versante Imu ci sono delle novità, perché se altrove - in attesa della definizione degli importi anche a causa della necessità di ricalcolarla dopo le novità della finanziaria nazionale del 2019 - si chiede al cittadino di versare la prima rata entro il 16 giugno, a Mores questa scadenza è stata posticipata al 30 settembre. La terza particolarità che differenzia le politiche fiscali di Mores da quelle della maggior parte degli altri Comuni è infine l’esazione della Tosap, ovvero la tariffa per l’utilizzo del suolo pubblico. Questo balzello è stato bloccato dalla maggioranza delle amministrazioni comunali per quanto riguarda gli esercizi commerciali Horeca - ristoranti e bar - mentre a Mores questo blocco è una vera abolizione, in pratica la cancellazione per tutto il 2020, e riguarda oltre agli esercizi di somministrazione anche il commercio ambulante, ovvero il mercato rionale. Una decisione presa anche da altre amministrazioni, ma che a Mores non è semplicemente un rinvio del pagamento ma si traduce in una totale esenzione per tutto il corso di questo difficile periodo di pandemia. Per quanto riguarda l’ultima e la più insidiosa delle imposte comunali, ovvero la tariffa per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti (che come si sa è soggetta agli andamenti non solo della percentuale di raccolta differenziata ma anche alle somme che i Comuni spendono per il conferimento delle discariche e nei centri di riciclo), anche in questo caso sono previste riduzioni, che riguarderanno in particolare gli esercizi commerciali e in generale le imprese. Riduzioni erano previste anche negli anni scorsi, ma quest’anno si è potuto tagliuzzare di più «sempre nell’ottica di venire incontro alla cittadinanza colpita dalla crisi», dice il sindaco Peppino Ibba.

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