Alghero, sequestrato un veliero da 200mila euro
La barca (australiana) è rimasta in acque comunitarie oltre i termini previsti dal regolamento Ue
13 giugno 2020
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ALGHERO. Nell’ambito di un controllo finalizzato a contrastare il contrabbando e l’irregolare permanenza nelle acque comunitarie di imbarcazioni da diporto, i funzionari dell’Agenzia dogane e monopoli (Adm) di Sassari, in collaborazione con la capitaneria di porto di Bosa e la sezione operativa navale della guardia di finanza di Olbia e Alghero, hanno eseguito il sequestro preventivo nel porto turistico di Alghero, di una barca a vela denominata “Mr. Percival”, battente bandiera australiana, del valore stimato di 200mila euro. L’imbarcazione si avvaleva del regime di ammissione temporanea come previsto dagli articoli 250 e 251 del regolamento dell’Unione Europea 952/2013 (Codice doganale dell’Unione).
Ma, come è stato accertato durante le indagini, la permanenza di questo veliero nelle acque comunitarie aveva superato, già dal 24 marzo 2019, i termini di appuramento del regime di ammissione temporanea, previsti dall’articolo 217, 1° comma, lettera “e”) del regolamento delegato UE n. 2446/2015.
Infatti, i proprietari, risultati cittadini australiani, alla scadenza del termine dei diciotto mesi non hanno portato l’imbarcazione fuori dalle acque comunitarie e non hanno nemmeno proceduto al pagamento definitivo per l’assolvimento dei diritti doganali gravanti, pari a 44mila euro
Questa condotta integra la violazione di contrabbando amministrativo, per effetto del combinato disposto ex articolo 70 del D.p.r. 633/72 e gli articoli 216 e 282 del Testo unico leggi doganali, approvato con D.p.r. 23.01.1973, numero 43, che all’articolo 301 prevede la confisca del bene oggetto del reato, ora depenalizzato dal decreto legislativo numero 8 del 2016.
Ma, come è stato accertato durante le indagini, la permanenza di questo veliero nelle acque comunitarie aveva superato, già dal 24 marzo 2019, i termini di appuramento del regime di ammissione temporanea, previsti dall’articolo 217, 1° comma, lettera “e”) del regolamento delegato UE n. 2446/2015.
Infatti, i proprietari, risultati cittadini australiani, alla scadenza del termine dei diciotto mesi non hanno portato l’imbarcazione fuori dalle acque comunitarie e non hanno nemmeno proceduto al pagamento definitivo per l’assolvimento dei diritti doganali gravanti, pari a 44mila euro
Questa condotta integra la violazione di contrabbando amministrativo, per effetto del combinato disposto ex articolo 70 del D.p.r. 633/72 e gli articoli 216 e 282 del Testo unico leggi doganali, approvato con D.p.r. 23.01.1973, numero 43, che all’articolo 301 prevede la confisca del bene oggetto del reato, ora depenalizzato dal decreto legislativo numero 8 del 2016.
