La Nuova Sardegna

Sassari

Elezioni all’Università, primi passi del rettore

di Roberto Sanna
Elezioni all’Università, primi passi del rettore

Massimo Carpinelli ha affrontato l’argomento ieri durante il Senato accademico L’indicazione ufficiale della data darà il via alla presentazione delle candidature

13 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il dado è tratto. Ieri mattina il rettore Massimo Carpinelli durante la seduta del Senato accademico ha introdotto l’argomento delle elezioni del suo successore. Punto non all’ordine del giorno, ma affrontato come gesto di cortesia e (probabilmente) per spazzare via polemiche e illazioni: l’emendamento votato al Senato alcuni giorni fa ha sbloccato la situazione cristallizzata lo scorso aprile dal decreto governativo dell’emergenza covid-19, in base al quale le procedure erano bloccate fino al 31 luglio.

Le date. Il discorso fatto dal rettore ieri, è bene specificare, non ha messo in moto la procedura ma è stato comunque prodromico all’avvio di una complessa macchina che porterà alle urne oltre settecento persone, tra docenti, personale amministrativo e rappresentanti degli studenti. Tutto prenderà il via quando Carpinelli comunicherà ufficialmente la data (e la decisione spetta a lui) ma è verosimile che si possa andare alle urne alla fine di settembre o al massimo i primi di ottobre (come avevano indicato alla “Nuova Sardegna” i direttori dei dipartimenti) per tutta una serie di motivi. Di fatto, a causa del lockdown questa procedura elettorale è schiacciata sull’inizio del nuovo anno accademico, il primo novembre, che segnerà l’addio di Massimo Carpinelli alla carica occupata per sei anni. In teoria ci sono ancora quattro mesi e mezzo di tempo, in pratica siamo sul filo. Prima di tutto perché è impensabile, per tutta una serie di motivi, eleggere un nuovo rettore solo pochi giorni prima dell’inizio del nuovo anno accademico. E poi perché la campagna elettorale dovrà avere tempi adeguati per la presentazione dei programmi e la caccia ai voti. A questo proposito il regolamento dell’Università, all’articolo 4, è chiaro: i candidati sono tenuti a presentare un documento programmatico e le candidature devono essere presentate fino a un mese prima dalla data della prima votazione. In mezzo mettiamoci anche l’estate ed ecco che gli spazi di manovra diventano improvvisamente ristretti.

La corsa. Nel 2014 cominciò con cinque candidati e si concluse con un ballottaggio tra Massimo Carpinelli ed Eraldo Sanna Passino, con la vittoria dell’attuale rettore per 387 voti a 355. Attualmente, non essendo state indette le elezioni, non sono state nemmeno depositate candidature ma i nomi stanno già circolando e qualcuno si è già palesato pubblicamente: Gian Paolo Demuro (Giurisprudenza), Gavino Mariotti (Scienze umanistiche), il prorettore Luca Deidda (Scienze economiche), Roberto Furesi (Agraria), Plinio Innocenzi (Farmacia e chimica), Corrado Rubino (Medicina). Per un lungo periodo nell’ateneo vigeva poi una sorta di alternanza non scritta tra il settore scientifico e quello umanistico, ma potrebbe essere superata dai tempi e a fare la differenza potrebbero essere programmi e alleanze.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative