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Sassari, la promotrice li inganna e perdono tutti i risparmi

Nadia Cossu
Sassari, la promotrice li inganna e perdono tutti i risparmi

Una coppia di farmacisti aveva affidato oltre 60mila euro a un’assicurazione. Una dipendente della società intasca i soldi e i due la denunciano in Procura

16 giugno 2020
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SASSARI. Si erano affidati a quella donna che avevano conosciuto attraverso un familiare. Con il passare del tempo, d’altronde, lei aveva mostrato di meritare la loro stima. Era seria, professionale, preparatissima e un’ottima consigliera per ciò che riguardava gli investimenti finanziari.

Li aveva conquistati a tal punto che i due, marito e moglie, entrambi farmacisti in un piccolo paese della provincia di Sassari, avevano deciso di stipulare diversi contratti con la società assicurativa per la quale lei, promotrice finanziaria, lavorava. Avevano necessità di non tenere fermi i risparmi di una vita fatta di duro lavoro e sacrifici.

Ma la truffa era dietro l’angolo. A un certo punto i due coniugi si sono infatti accorti che una parte dei soldi investiti era scomparsa. E quella donna, che per loro era diventata una di famiglia, continuava a tergiversare e inventare improbabili scuse. Per poi arrivare a confessare tutto con una serie di messaggi: «Mi prenderò le conseguenze di ogni mia azione, non meritate questo. È mia intenzione restituirvi tutto, fino all’ultimo centesimo. Spero solo che un giorno capiate perché l’ho fatto...».

Quelle frasi, insieme a un dettagliato resoconto di tutta la vicenda, sono state riportate nero su bianco in una denuncia-querela che la coppia ha depositato, attraverso gli avvocati Edoardo Morette e Alberto Oggiano, negli uffici della Procura di Sassari. Titolare del fascicolo è il pm Maurizio Musco.

Acquisita la fiducia di marito e moglie la promotrice finanziaria li aveva convinti «a sottoscrivere un investimento di 100mila euro nell’ottobre 2016 – raccontano nell’esposto – Tali somme, secondo gli accordi, si sarebbero dovute svincolare nel 2017 per far fronte al pagamento della prima parte delle tasse sulla vendita della farmacia. Le somme investite vennero effettivamente restituite a luglio 2017». E fu proprio questa serietà a convincere i coniugi «ad affidare nuovamente a lei i nostri risparmi nell’importo di 50mila euro per un altro investimento motivato dal fatto che il nostro commercialista ci aveva detto che negli anni successivi l’Agenzia delle entrate ci avrebbe inviato il saldo ricalcolato delle tasse sulla vendita della farmacia, e che presumibilmente sarebbe ammontato a circa 50mila euro». Richiesta di pagamento che effettivamente a ottobre del 2019 i due farmacisti ricevono. Ma in quel periodo scoprono l’inganno.

Gli investimenti erano infatti giunti a scadenza naturale e marito e moglie chiedono alla promotrice di poter compilare le richieste di riscatto e ricevere così l’accredito sul conto corrente. Cosa che non avverrà mai. Perché quei soldi li aveva intascati proprio la donna di cui si erano fidati. Così ammetteva lei nei messaggi: «È la disperazione che mi ha fatto agire così, mi faccio schifo. Mi sono fidata di promesse non mantenute e mi sono incasinata giorno dopo giorno con le bugie!...». La coppia ha perso sia l’investimento da 50mila euro che altri due da 6mila euro ciascuno che avrebbero dovuto costituire un fondo pensione.

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