Assunzione fantasma, imprenditore condannato
Il dipendente di una ditta di trasporti aveva scoperto di aver lavorato senza contratto per mesi
17 giugno 2020
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SASSARI. Quando aveva scoperto di aver lavorato per un lungo periodo senza contratto e aveva chiesto al datore di lavoro di essere regolarizzato era stato messo alla porta. «Licenziato per mancato superamento del periodo di prova» si era sentito dire un sassarese di 55 anni, autista esperto, che otto anni fa si era ritrovato senza lavoro per aver chiesto di essere messo in regola dalla ditta subentrata a quella per cui aveva prestato servizio per anni.
L’uomo si era rivolto all’ispettorato del lavoro e dopo le indagini degli ispettori, della vicenda si era occupata anche la Procura della Repubblica. A processo con l’accusa di truffa erano finiti Mario Serra, 56enne originario di Alghero ma residente a Sassari e Tonino Fazzi, 66enne originario di Benetutti ma residente a Muros.
Secondo le accuse il primo in qualità di preposto della società “M.G. Autotrasporti” di Sassari e il secondo in qualità di rappresentante di una società di montaggio di strutture in legno con sede a Quartu Sant’Elena avrebbero truffato l’autista sassarese facendogli credere di averlo assunto nella società del sud Sardegna, inviando un documento informatico al centro per l’impiego presso la direzione territoriale del lavoro di Sassari. Ieri mattina il giudice monocratico Anna Giuseppina Pintore ha assolto Tonino Fazzi, difeso dall’avvocato Francesco Sasso, per non aver commesso il fatto e condannato Mario Serra, difeso dall’avvocato Elisabetta Udassi a nove mesi di reclusione.
Durante il processo è emerso che l’imprenditore di Quartu Sant’Elena era all’oscuro della finta assunzione fatta da Serra a nome della sua ditta. All’autista sassarese era stata anche mostrata una lettera di assunzione, ma quando aveva chiesto chiarezza era stato licenziato da un giorno all’altro. (l.f.)
L’uomo si era rivolto all’ispettorato del lavoro e dopo le indagini degli ispettori, della vicenda si era occupata anche la Procura della Repubblica. A processo con l’accusa di truffa erano finiti Mario Serra, 56enne originario di Alghero ma residente a Sassari e Tonino Fazzi, 66enne originario di Benetutti ma residente a Muros.
Secondo le accuse il primo in qualità di preposto della società “M.G. Autotrasporti” di Sassari e il secondo in qualità di rappresentante di una società di montaggio di strutture in legno con sede a Quartu Sant’Elena avrebbero truffato l’autista sassarese facendogli credere di averlo assunto nella società del sud Sardegna, inviando un documento informatico al centro per l’impiego presso la direzione territoriale del lavoro di Sassari. Ieri mattina il giudice monocratico Anna Giuseppina Pintore ha assolto Tonino Fazzi, difeso dall’avvocato Francesco Sasso, per non aver commesso il fatto e condannato Mario Serra, difeso dall’avvocato Elisabetta Udassi a nove mesi di reclusione.
Durante il processo è emerso che l’imprenditore di Quartu Sant’Elena era all’oscuro della finta assunzione fatta da Serra a nome della sua ditta. All’autista sassarese era stata anche mostrata una lettera di assunzione, ma quando aveva chiesto chiarezza era stato licenziato da un giorno all’altro. (l.f.)