La Nuova Sardegna

Sassari

Il “Canepa” riapre con il nuovo saluto

Il “Canepa” riapre con il nuovo saluto

Via libera, al momento, solo per esami e sessioni di laurea Il decreto del presidente Iai detta le modalità da seguire

22 giugno 2020
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SASSARI. Riapre il Conservatorio “Canepa” di Sassari, ma solo per esami e sessioni di laurea. Il presidente Ivano Iai ha firmato un decreto che detta le regole da seguire per la sicurezza sanitaria della sede. Sono già fruibili spazi comuni, chiusi e all’aperto, e i locali igienico-sanitari, sono accessibili e utilizzabili.

«Credo sia importante – afferma Ivano Iai – per gli studenti, i docenti e il personale del Conservatorio poter far riferimento, in questa fase di ripresa così delicata, a una normativa che indichi le cautele da osservare per l’accesso e la permanenza nella sede conservatoriale, al momento limitati allo svolgimento degli esami e alle esercitazioni degli studenti che debbono sostenerli. Credo che il regolamento possa essere un punto di riferimento non solo per chi avrà necessità di frequentare il “Canepa” ma in via generale le varie strutture pubbliche: didattiche e istituzionali che si avviano alla fase di riapertura». Sulla modalità di saluto si sofferma l'articolo 2 del decreto-Iai: «A chiunque frequenti la sede del Conservatorio – si legge – in ogni suo spazio, anche all’aperto, è fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di non meno di un metro, di usare un tono della voce pacato e di evitare gesti convenzionali di saluto che inducano o stimolino il contatto fisico. Vi è divieto inderogabile, in particolare, dello scambio di gesti che implicando il contatto fisico tra persone, ancorché esclusivo del tatto manuale, contravvengano all’obbligo del distanziamento sociale, come l’avvicinamento adesivo dei gomiti o dei piedi ovvero di strumenti o altri oggetti detenuti a qualsiasi titolo».

É questa la prima volta che la pubblica amministrazione sancisce con una normativa apposita la corretta modalità di saluto da applicare in contrasto all’epidemia Covid 19 . «Il saluto che si è diffuso nel post quarantena, sostitutivo della stretta di mano, che si basa sul tocco del gomito o dei piedi è in chiara contraddizione con le previsioni normative (Dpcm 17.5.2020, art. 1) sul distanziamento fisico».

Già nei mesi scorsi il “Canepa” era stato protagonista di un'iniziativa che aveva portato all'attenzione dei media nazionali e dei social il progetto “Salutiamoci Bene” una nuova modalità di saluto il “saluto del porcospino”che, in mancanza del contatto fisico, si affida allo sguardo e alla gestualità. Promosso da alcuni studenti della “Luiss Guido Carli”, lo studio basato sulle neuroscienze, ha coinvolto gli studenti del Canepa e di altri 5 atenei italiani coordinati da Angelo Monoritie da Maria Rita Parsi, piscoterapeuta.

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