La Nuova Sardegna

Sassari

Albergo diffuso a Cala d’Oliva

di Gavino Masia
Albergo diffuso a Cala d’Oliva

É la proposta del direttore della Conservatoria. Oggi l’incontro con gli operatori del Parco

23 giugno 2020
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PORTO TORRES. Il direttore della Conservatoria delle coste Giovanni Pietro Sanna incontrerà oggi alle 17,30 - sala Gonario di Torres a fianco della basilica di San Gavino - tutti gli operatori economici che offrono da anni servizi sul Parco nazionale dell’Asinara.

«Anzichè stare seduto davanti ad una scrivania a Cagliari in attesa di ricevere richieste e dare delle risposte – commenta il direttore –, in maniera semplice e umile vado a trovarli a Porto Torres per capire dalle loro voci quali sono i bisogni, le attese e che cosa la Regione intende fare per supplire a indubbi ritardi». Il responsabile della Conservatoria ammette di arrivare su un territorio che ha sofferto tanto dalla crisi della chimicapunto di vista economico an e che vuole ripartire dal che dall’altra metà del territorio comunale, qual è appunto l’isola dell’Asinara.

Risorse idriche. «Vengo per capire – aggiunge Sanna – e per trovare insieme agli operatori quelle soluzioni che poi rendano tutti soddisfatti: bisogna anzitutto riorganizzare al meglio alcuni servizi essenziali e reimpostare i progetti che sono fermi da tanto, troppo tempo. Quello del ciclo dell’acqua, per esempio, che in un’isola di quelle estensioni non può essere data solo dalle fonti. E’ uno dei punti fondamentali da affrontare.

Cala d’Oliva. «Nell’ex borgo dei pescatori vogliamo valorizzare concretamente l’albergo diffuso attraverso il risanamento e la messa in sicurezza degli immobili – spiega il direttore – e creare una rete di distruzione idrica ed elettrica adeguata. Non si può andare avanti con rattoppi o cose improvvisate, bisogna avere spirito di programmazione e ripensare alla riorganizzazione del borgo. Per questo motivo ho tenuto liberi diverse strutture, in maniera che possano essere visitate dai tecnici, dagli elettricisti e dagli idraulici per essere poi portate alle condizioni di perfetta abitabilità».

Residenza Liberty. «Nel borgo di Cala Reale c’è invece una struttura stile Liberty in decadenza – rivela -, si chiama “secondo periodo” e la Regione ne vuole fare il suo centro logistico regionale. Su questa scelta, tra l’altro, abbiamo anche incassato l’assenso della Soprintendenza attraverso l’architetta Gabriela Frulio (titolare del controllo sull’Asinara) e del soprintendente capo Bruno Billeci. Entrambi concordano con noi che quel decadimento vada ripreso e che l’immobile diventi sede degli uffici della Conservatoria ma pure luogo di incontro e apertura al pubblico».

Bonifiche. «In questi giorni ho deciso di togliere tutto l’immondezzaio dall’ex carcere di Fornelli e da altre strutture importanti: firmerò l’affidamento rapido ad operatori del territorio affinchè portino via dall’isola tutti i rifiuti che ci sono, così da rendere fruibili Fornelli e altri siti da visitare». Nella programmazione impostata dal direttore della Conservatoria delle coste bolle in pentola un protocollo d’intesa in via di perfezionamento con il ministero delle Politiche agricole. «Vogliamo trasformare l’isola dell’Asinara in un distretto biologico-integrale – assicura Sanna – , in modo tale che gli operatori dell’agricoltura possano fare filari d’uva e riportare certi tipi di produzione. Sono comprese anche altri tipi di colture, comunque, che avrebbero la certificazione biologica». Tante proposte per valorizzare l’Asinara, dunque, e l’incontro con tutti gli operatori si potrà rivelare un faccia a faccia importante per ripartire con la stessa unità di intenti. «Voglio fare con loro e per loro – conclude – qualcosa di rilevante per l’interesse pubblico».

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