La Nuova Sardegna

Sassari

Tante società sono rimaste senza casa

Tante società sono rimaste senza casa

Quando un impianto così grande chiude, anche se temporaneamente, è sempre un grosso problema. Quello della Dinamo è non ritrovarsi senza tetto (nel vero senso della parola) quando il campionato...

26 giugno 2020
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Quando un impianto così grande chiude, anche se temporaneamente, è sempre un grosso problema. Quello della Dinamo è non ritrovarsi senza tetto (nel vero senso della parola) quando il campionato comincerà. Anche perché in Sardegna non esistono altri impianti omologati per la Serie A di basket e la seconda opzione è giocare in un palazzetto della Penisola. Scelta che penalizzerebbe la squadra e soprattutto gli abbonati (e di riflesso la società, che dovrebbe rimborsare le quote della partita a migliaia di persone).

C’è poi il problema, che per la città è anche più immediato e scottante, delle società che svolgono la loro attività nelle altre palestre ospitate dall’impianto: arti marziali, danza, ginnastica, lotta e boxe, tanto per fare un esempio, con centinaia di praticanti di tutte le fasce d’età che si ritrovano improvvisamente senza casa. Anche qui, la seconda opzione è scomoda e forse anche inesistente perché la situazione degli impianti sportivi in città è tutt’altro che felice. Il problema è stato sollevato più volte a livello politico, nel frattempo i tecnici del Comune hanno provveduto a fare l’inventario delle attrezzature che saranno poi consegnate alle società quando troveranno una nuova sistemazione. E che, in mezzo a tante difficoltà, dovranno fare il tifo per una conclusione dei lavori il più celere possibile.

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