La Nuova Sardegna

SASSARI. Un bilancio da 310 milioni di euro, 2700 dipendenti e un milione mezzo di prestazioni ambulatoriali: sono solo alcuni dei numeri dell’Aou che Giovanni Maria Soro indica per mettere in risalto la complessità dell’azienda. Il budget per il secondo semestre 2020 è già pronto. «L’emergenza ha cambiato tutto e ha spinto chi amministra a prepararsi per il futuro. Io sono stato chiamato soprattutto per questo dal presidente Solinas: per creare le condizioni di un futuro migliore». Insomma, per rimettere in sicurezza una barca che navigava in acque tempestose. «Chi mi ha visto al lavoro ha pensato che fossi sempre arrabbiato – dice Soro – in realtà ero solo concentrato. Perchè in presenza di una emergenza di simili proporzioni non puoi mai perdere la concentrazione, neppure per un attimo. Servono decisioni immediate, adeguate alla gravità del momento». Parla di strategie e piani, non di magie il commissario straordinario dell’Aou: «Mi raccontava il professor Rubino che il laboratorio elaborava 600 tamponi l’anno, oggi - compreso lo Zooprofilattico - ne facciamo 800 al giorno. Siamo arrivati a quota 30mila». Il pensiero va al Pronto soccorso, la porta di accesso all’unico ospedale. «É stato progettato un Piano di potenziamento – conclude Soro – con la predisposizione dell’area critica e una corretta articolazione dell’offerta in caso di nuova emergenza. Questo è il lavoro che conta e ringrazio tutti quelli che hanno remato insieme a me in questa direzione, a cominciare dal direttore amministrativo Antonio Spano e il direttore sanitario Bruno Contu. Grazie per il coraggio e l’impegno civico e professionale». (g.b.)